
Cristina Costantino © Polisportiva Virtus Matino
Durante il mercato di dicembre appena concluso, la Polisportiva Virtus Matino si è rivelata una delle squadre più attive, registrando il tesseramento nelle sue fila di calciatori di prim’ordine, che costituiscono più che un lusso per la categoria, vale a dire Gennaro Jacopo Riccio, Antonio Mengoli (si tratta di un ritorno, avendo già indossato la casacca biancazzurra lo scorso anno), Andrea Romano, Andrea Seclì, Francesco Romano e per ultimo Emanuele Alessandrì, proveniente dal Real Senise (Eccellenza lucana), che costituisce il botto finale con cui si è chiusa questa sessione di trasferimenti.
Inutile nasconderlo, ma in casa matinese c’è grande soddisfazione per quanto fatto sul fronte acquisti e il segnale che la società intende dare al campionato è quello di assicurarsi la vittoria finale. Inoltre si sono registrate due operazioni in uscita, quella del portiere Marco Gentile e di Martino Cristaldi, che la società ringrazia per l’ impegno dimostrato augurando le migliori fortune.
La presidente del sodalizio biancazzurro, Cristina Costantino, figlia di Rocco Costantino, attualmente presidente onorario del club (nonché storico rappresentante della Polisportiva Matino dalla sua fondazione nel 1967 fino al 1990/91, anno in cui Antonio Toma, ora in panchina, realizzò il gol che il giornale spagnolo Marca ha designato il più bello della storia del calcio), oltre a ritenersi personalmente soddisfatta dei nuovi acquisti, nonché del parco giocatori completo a disposizione, ci ha illustrato le motivazioni che hanno indotto la dirigenza a intervenire così caparbiamente sul mercato.
Presidente, ci parli di questo mercato che vi ha visti grandi (e forse assoluti) protagonisti per la categoria in cui militate.
Dopo aver allestito la rosa quest’estate, ci siamo resi conto che mancavano dei tasselli che la completassero e tra questi mancava la “punta di diamante”. Dopo aver avuto dei buoni contatti con diversi giocatori di valore c’è stato il ritorno di fiamma con Alessandrì, che già in estate era stato vicino alla nostra squadra. Una fiamma che non si era mai spenta del resto e quando attualmente per questioni lavorative ha deciso di riavvicinarsi a casa né noi, né lui ci siamo lasciati sfuggire quest’occasione per convogliare definitivamente a nozze assicurandoci le sue prestazioni.
Quindi dopo questi colpi di mercato di assoluto valore avete dato un chiaro segnale al campionato e alle altre pretendenti su quali siano i vostri obiettivi.
Il segnale è chiaramente cristallino e preciso: puntiamo a vincere il campionato. È chiaro che il campo dirà la sua, perché a volte puoi avere una squadra fortissima e non vincere, ma noi abbiamo lavorato tre mesi per formare un gruppo vincente e speriamo di rimediare agli errori iniziali che hanno determinato il distacco di quattro punti tra noi e la capolista Zollino.
Secondo me quando hai giocatori molto forti ed esperti, che costituiscono appunto un lusso per la categoria, si riesce a dare sicurezza anche agli altri che così sentono meno la pressione o il peso della responsabilità e di conseguenza riescono ad esprimersi meglio sul campo.
È proprio come dici tu, in effetti ieri grazie ad Alessandrì e i suoi movimenti, inserimenti e valore tecnico, i nostri esterni, Cancella e Cesari e tutti gli attaccanti in schierati, hanno avuto la possibilità di agire più spensieratamente alzando il livello e la qualità del gioco. Va sottolineato che ieri mancava Giovanni Riccardo perché infortunato. Ora tutti sono più consapevoli dei propri mezzi, come già avevano dimostrato domenica scorsa vincendo contro il Bagnolo che, insieme al Real Galatone, considero una delle migliori squadre del girone, senza tralasciare il valore di compagini come lo Spartak Ruffano, lo stesso Marittima e anche il Sanarica, nonostante la posizione di classifica.
Vuole lanciare un messaggio ai tifosi, per esempio di essere più numerosi a Matino perché con lo stadio così grande, nonostante le diverse centinaia di persone che ogni domenica lo riempiono, sembra quasi che sia vuoto?
I tifosi sono visceralmente attaccati alla squadra e lo dimostrano costantemente, ma io mi rivolgo a tutti che siano appassionati o meno di questo sporti di seguirci sia in casa che in trasferta, perché abbiamo la possibilità di poter vivere nuovamente questa meravigliosa realtà e dobbiamo approfittarne per godercela a pieno tutti insieme.
Se è vero, come affermava Lev Tolstoj, che “La felicità è reale solo se condivisa”, è altrettanto vero che il calcio può essere un mezzo affinché ciò avvenga, basti pensare alla gioia e fratellanza che hanno suscitato le partite della Nazionale di calcio rendendoci uniti più che mai, da Nord a Sud. La stessa identica situazione può verificarsi grazie a piccole realtà come la Polisportiva Virtus Matino che grazie al suo importante progetto sportivo e sociale può contare sull’apporto di tifosi appartenenti a diverse generazioni e falli gioire insieme.