Come in ogni sessione di mercato che si rispetti, anche in questa ci sono stati del colpi che definire pirotecnici non renderebbe abbastanza gloria al merito. Uno su tutti è quello messo a segno negli ultimissimi minuti dalla Polisportiva Virtus Matino che porta il nome di Emanuele Alessandrì, attaccante di razza e vero cecchino dell’area di rigore che vanta in carriera oltre duecento gol all’attivo in categorie di tutto rispetto che vanno dalla vecchia Serie C fino alla Promozione, in giro qua e là per l’Italia. Quest’anno Emanuele aveva iniziato il campionato nell’Asd Real Senise, in Eccellenza lucana, prima di decidere di sposare l’ambizioso progetto della società biancazzurra e fare un triplo salto all’indietro per scendere di categoria.
Ne abbiamo discusso con il diretto interessato il quale non ha per nulla nascosto l’entusiasmo di affrontare questa nuova categoria, seppur per uno come lui sia la prima volta, da quando gioca a calcio, a giocare in una categoria al di sotto della Promozione.
Emanuele, innanzitutto complimenti per l’esordio con gol con la maglia del Matino contro il Marittima, questo significa che ti sei ambientato subito con i tuoi nuovi compagni di squadra?
Devo dire che ho trovato un gruppo di ragazzi eccezionali che mi hanno fatto sentire partecipe fin da subito, inoltre ho trovato un’ottima squadra per la categoria e sono contento per la scelta fatta perché mi son trovato bene da subito. Ora bisogna continuare così a vincere le altre partite.
E con il mister invece?
Il mister già lo conoscevo già perché era stato mio compagno di squadra nel Maglie, circa vent’anni fa, esattamente nel 1994/95, dove in quella squadra c’era lui, Luperto, Prisciandaro, e io ho esordito con quella squadra stellare di cui il mister ne era il capitano e io ne ammiravo le gesta di Toma quando era un calciatore fenomenale.
Come mai uno come te, che ha giocato spesso in Eccellenza, Serie D, Serie C, ecc., ha scelto di scendere così tanto di categoria e sopratutto perché proprio Matino?
Sono praticamente 22-23 anni che sono in giro per l’Italia. Ho giocato in Serie C nella Vibonese, Barletta, Cassino, Lamezia, Val di Sangro e tra Serie C e Serie D ho collezionato oltre trecento partite e centodue gol che se sommati alle altre categorie in cui ho giocato diventano duecento e passa. Quest’anno ho cominciato in Eccellenza, però considerando che ho 42 anni e una bambina di 2, appena si è sbloccata la situazione lavorativa ho preferito tornare a Martano, il mio paese. A quel punto ho contattato la presidente del Matino, con cui già avevo avuti dei contatti in estate, e abbiamo chiuso l’accordo. Ci tengo a precisare che il discorso della categoria è relativo, perché a Matino ho trovato una società organizzatissima dove ogni cosa è di entità superiore.
Quanti gol ti aspetti di fare da qui alla fine del campionato?
Io voglio vincere il campionato, poi ovviamente i gol per un attaccante sono importanti e spero di farne quanti più possibile, ma l’obiettivo principale è ritrovarmi tra 4-5 mesi in Prima Categoria. Ribadisco di aver trovato una società seria, che non è semplice trovarne, e sono sceso di categoria solo per il Matino, anche perché avevo avuti contatti sia dall’Eccellenza che dalla Promozione.
Vuoi lanciare un messaggio a tutto l’ambiente matinese?
Il messaggio lo voglio rivolgere ai tifosi che domenica mi hanno accolto alla grande applaudendomi ancora prima del gol facendomi sentire un giocatore ben voluto e questo mi ha fatto molto piacere. Sicuramente loro ci saranno di grande aiuto, anche perché so che il campo la domenica è sempre abbastanza pieno, e quindi devono continuare a darci una mano e far sì che tutti insieme possiamo vincere questo campionato perché loro sono importantissimi.
A questo punto non resta che aspettare gennaio per vedere all’opera sia Alessandrì che il pubblico di fede matinese, certi che le temperature rigide di questo periodo, saranno ammorbidite dal calore reciproco che sapranno darsi entrambi, e che i cori della tifoseria possano essere accompagnati dal suono dei gol che Emanuele saprà regalare.