(di Sabino Dellatte)
Canosa-Manfredonia non è ancora finita. Sì, perché per quanto domenica sia arrivata una bruciante sconfitta al cospetto di una squadra superiore dal punto di vista tecnico-tattico, i rossoblù avevano buttato il cuore oltre l’ostacolo e forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Nel post-partita e nei giorni che sono seguiti, a tenere banco sono state le recriminazioni da parte della società canosina e dei tifosi per un errore tecnico dell’arbitro che ha poi portato in seguito al 3-4 dei sipontini. Infatti, poco prima che il Manfredonia andasse in rete per la terza volta con Trotta in Zona Cesarini, l’arbitro avrebbe commesso un evidente errore tecnico. Infatti al 91’ il direttore di gara della sezione di Lecce, ha interrotto il gioco decretando un calcio di punizione a causa di una scorrettezza commessa da Davide Di Molfetta con conseguente ammonizione. Da questo momento in poi, la gara però non è proceduta in maniera regolare perché il direttore di gara, intento nel mostrare il cartellino al giocatore canosino, non si è accorto che i giocatori sipontini alle sue spalle, abbiano ripreso il gioco senza attendere il fischio dell’arbitro come da regolamento. Come si evince dal regolamento del calcio, la ripresa della disputa può avvenire solo una volta che l’arbitro abbia fischiato la ripresa del gioco, che in questo caso, non è avvenuta. Quindi, in conclusione, l’arbitro avrebbe dovuto interrompere la ripresa del gioco da lui non autorizzata che poi in seguito ha portato al definitivo 3-4.
Inoltre, il direttore di gara non ha provveduto ad annotare nell’immediato sul proprio taccuino l’ammonizione del giocatore canosino per evitare una perdita di tempo e, per quanto sia una decisione da ritenere giusta, al contempo non avrebbe dovuto far riprendere il gioco senza la sua autorizzazione. L’errore, come riportato nel regolamento è più che evidente e in queste ore il Canosa Calcio sta provvedendo al ricorso in maniera tale da non omologare il risultato.
Sarà quindi il Giudice sportivo a valutare tutte le prove fornite dal sodalizio del presidente Tedeschi, che da qui a quindici giorni di distanza, aspetterà la risposta della Figc. Le possibilità sono tante: si potrebbe ripetere interamente la partita oppure riprenderla dal momento in cui l’arbitro ha commesso l’evidente errore tecnico, senza dimenticare l’opportunità da parte del Giudice sportivo di omologare il 3-3, andando quindi ad eliminare l’errore che ha portato al 3-4 dei sipontini.