![Canosa-Manfredonia 2018-19](https://www.dp24.it/wp-content/uploads/2019/02/canosa-manfredonia-2018-19.jpg)
Un momento dell’incontro © Canosa Calcio 1948
(a cura dell’ufficio stampa del Canosa)
Pirotecnico 4-3 per il Manfredonia, condito da una splendida cornice di pubblico al “San Sabino” di Canosa nel big-match della ventunesima giornata del campionato di Prima Categoria girone A.
Una partita che non ha ancora scritto la parola fine, per un chiaro errore tecnico dell’arbitro Sciolti avvenuto nei convulsi minuti finali. Diciamo subito che l’arbitraggio nell’arco dell’intera partita è stato praticamente perfetto, macchiato da l’episodio avvenuto al minuto 46.35 del secondo tempo, pochissimo prima che il Manfredonia passasse definitivamente in vantaggio con Trotta. In una ripartenza degli ospiti Di Molfetta stende un giocatore biancazzurro costringendo il sig. Sciolti ad estrarre il cartellino giallo. Come da prassi quando si estrae un cartellino, l’arbitro è tenuto a fermare il gioco e scrivere il nome del giocatore sul proprio taccuino, così come recita l’art. 5 “È necessario l’uso del fischietto per riprendere il gioco dopo che è stato interrotto per una ammonizione o un’espulsione“. L’articolo è chiaro ed inequivocabile, quindi tutto ciò che è accaduto in quei secondi finale è un enigma. È giusto aver alzato il cartellino non riprendendo il gioco con il fischio, oppure no. Staremo a vedere perché la settantenne società rossoblù ha deciso di fare ricorso.
Detto questo, è stata una bella partita giocata a viso aperto da tutte e due le squadre, con un Manfredonia che ha nelle sue fila giocatori di provata esperienza e di categoria superiore ed il Canosa che, nonostante le pesanti assenze di capitan Landolfi e Manasterliu, si è opposto come ha potuto rintuzzando colpo su colpo.
PRIMO TEMPO – Già dopo dieci minuti il Manfredonia era in vantaggio 2-0, grazie a Grumo e il capocannoniere del girone A Trotta, che sfruttano nel migliore dei modi due leggere disattenzioni della difesa canosina. Padroni di casa che non ci stanno e con Loconte su calcio di rigore al 30′ e Somma con una bellissima rovesciata pareggiano i conti prima dello scadere della prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO – La ripresa inizia tambureggiante come il primo tempo ed ancora Trotta dopo sei minuti punisce i padroni di casa con un gran tiro dal limite dell’area. Dall’altra parte scalpita Lasalandra, pilastro per anni del Cerignola in Serie D ed oggi uno degli attaccanti di questo bel Canosa, che al 37′ con un colpo balistico di rara bellezza su calcio punizione punisce l’incolpevole estremo difensore avversario. Poi il finale è solo cronaca extracalcistica, con l’errore (l’unico di tutta la partita dell’ottimo arbitro) che sporca il terzo gol di Trotta che sancisce la vittoria dei sipontini.
Vittoria importante per il Manfredonia che potrà continuare a sperare nell’aggancio alla vetta della classifica. Anche per mister Gigi Trallo sono arrivate belle risposte dai suoi giocatori in campo, con tutti i suoi ragazzi al di sopra della media e che hanno sperato fino all’ultimo al colpo del ko. Sicuramente si parlerà ancora molto di questa partita. Complimenti anche al pubblico canosino, che non merita certamente questa categoria.
IL TABELLINO
CANOSA-MANFREDONIA 3-4
Reti: 1′ pt Grumo (M), 10′ pt Trotta (M), 30′ pt Loconte (r.)(C), 40′ pt. Somma (C), 6′ st Trotta (M), 37′ st Lasalandra (C), 47′ st Trotta (M)
CANOSA: Crisantemo, Dattoli (30′ st Di Molfetta), Cardinale, Abruzzese, Valentino (31′ pt D’Ambrosio), Civita (11′ st Di Gennaro), Lasalandra (37′ st Precious), Lops, Caputo (6′ st Ardito), Loconte, Somma. A disposizione: Di Martino, Mannuh Babucarr, D’Ambrosio, Di Nunno, Reibaldi. Allenatore: Antonio Luisi.
MANFREDONIA: Ciribè (4′ st Pipoli), Cicerelli, Simone, Laboragine, Sementino, Monaco, Trotta, Stoppiello, Santoro (10′ st Lauriola), Grumo (44′ st Pelosi), Mastropasqua. A disposizione: Pipoli, Lambiase, Rubino, Tristano, Lupoli, Roberto, Lauriola, Latorre, Pelosi. Allenatore: Luigi Agnelli.
ARBITRO:Gabriele Sciolti di Lecce.