
Davide Pelusi © Calcio Foggia 1920
Davide Pelusi, amministratore delegato del Foggia, fa il punto della situazione sull’andamento della squadra, soffermandosi inoltre sul litigio tra i presidenti Giove e Felleca.
Gennaio è stato un mese orribile per noi, perdendo a Gravina 2-0 e pareggiando 0-0 ad Agropoli contro l’ultima in classifica, ora il Bitonto è favorito per la vittoria finale ma, noi ci siamo riportati sotto dopo la vittoria di domenica per 1-0 contro il Brindisi e la contemporanea sconfitta interna dei neroverdi al “Degli Ulivi” contro l’Audace Cerignola per 0-1.
Ma tornando indietro con la mente a dieci giorni fa, Taranto-Foggia non è stata soltanto la sfida tra due club storici, ma anche quella tra i due presidenti Roberto Felleca e Massimo Giove, lo spettacolo offerto al termine della gara d’andata fu poco gratificante, soprattutto per l’aggressione verbale subita dal numero uno rossoblù, preso a mal parole dal pari-ruolo foggiano.
Su quel litigio ho poco da raccontare, ciò che successe all’andata resta circoscritto soltanto tra le due dirigenze ed i due presidenti, due domenica fa c’è stata l’occasione per chiarirsi e tornare alla normalità come giusto che sia, tra due società così importanti e blasonate, con delle tifoserie seconde a nessuno in Puglia e nel resto d’Italia.
Dopo la contestazione nel post-Gravina, abbiamo cercato di recuperare il rapporto con i nostri tifosi, isolando però la squadra in vista di sfide così delicate come quella dello “Iacovone” contro il Taranto e quella di domenica contro il Brindisi, due derby infuocati e soprattutto difficili che, fortunatamente ci hanno visti vincitori.
Dal punto di vista dei risultati, il mese di gennaio ripeto, è stato orribile per noi, abbiamo perso la vetta, anche se ora dista soltanto 2 punti, queste tre vittorie consecutive sono state un autentico toccasana per noi, e se i derby contro Cerignola, Taranto e Brindisi erano molto difficili, quelli contro le due squadre leccesi Casarano e Nardò che andremo ad affrontare, lo saranno ancor di più perché, le Serpi sono una squadra che vorrà certamente rifarsi dopo la pesantissima sconfitta di Sorrento per 7-0, mentre una settimana più tardi, riceveremo allo “Zaccheria” una squadra in salute come il Nardò, capace di risalire in classifica dopo un periodo di appannamento.
Proprio inerente a quest’ultima considerazione, esprimo un pensiero riguardo la lotta al vertice, se tutte le squadre (perché Sorrento e Cerignola non sono minimamente tagliate fuori) che combattono per il primato hanno subito dei momenti di appannamento, il Bitonto ha mantenuto sempre un ritmo costante, regolare, tranquillo e dal momento che ci troviamo ad inseguire proprio la formazione del presidente Francesco Rossiello, mi auguro in qualche altra battuta a vuoto da parte della squadra di mister Roberto Taurino, dopo quella patita domenica contro il Cerignola di mister Vincenzo Feola, che però numeri alla mano, i baresi restano i favoriti per il salto in Serie C, essendo la migliore difesa con solo 9 gol subiti ed il miglior attacco con 44 reti realizzate del girone.