(di Vincenzo Nannavecchia)
Nel collaudato appuntamento con le interviste ai protagonisti del calcio dilettantistico pugliese, la redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto questa settimana il fasanese Antonio Carparelli, un appassionato del settore che nello staff della squadra del Città di Fasano si occupa del settore giovanile e che ogni domenica non manca di dare il suo contributo alla prima squadra. Grazie anche al suo impegno, il settore giovanile fasanese, scuola calcio d’élite, è ormai divenuto un punto importante non solo per la Città della Selva ma anche per giovani talenti calcistici che provengono dai comuni limitrofi. Un vero fiore all’occhiello nel panorama calcistico pugliese, dunque, la compagine fasanese, sia il settore giovanile ma anche la prima squadra, ormai una veterana del campionato di Serie D.
Qual è il suo parere su questo appassionante campionato di Serie D girone H?
Il girone H del campionato di Serie D, com’è noto, è sempre quello più forte ed equilibrato. Ci sono società e città importanti che hanno investito tanto ed ognuno punta ad un obiettivo importante e prestigioso, ma alla fine solo una sarà la regina.
A cosa si deve secondo lei l’equilibrio che si riscontra in questo girone?
L’equilibrio regna sovrano perché a queste latitudini il calcio è vissuto in maniera importante ed ognuno tende a fare il meglio per la società con il quale collabora. Ogni squadra ha in rosa giocatori di livello e staff di gente preparata e competente, nessuno regala niente a nessuno ed il fatto che ognuno concorre ad un obiettivo rende il tutto equilibrato al massimo.
Quanto pensa sia indispensabile per le squadre avere un buon settore giovanile da cui attingere?
I settori giovanili sono di fondamentale importanza se gestiti e organizzati in un certo modo. Da sempre tutti si riempiono la bocca ma poche sono le attenzioni rivolte ai giovani, si preferisce sempre andare sull’usato sicuro e sperperare denari nelle prime squadre senza rivolgere le giuste attenzioni a quello che potrebbe rappresentare il futuro di ogni società. Per fortuna a Fasano negli ultimi anni abbiamo rivolto parecchie attenzioni al nostro settore giovanile, ma come tutte le cose della vita ci vuole costanza e perseveranza affinché si ottengano risultati.
Quanto è importante per la Fasano calcistica avere un presidente come Franco D’Amico?
Il presidente D’Amico da otto anni collabora con il nostro progetto. È un presidente navigato che conosce questo mondo approfonditamente. L’esperienza lo aiuta molto a scegliere e questo lo avvantaggia sotto tanti aspetti. Per noi a Fasano sicuramente è un valore aggiunto.
Un messaggio che vuole lanciare a tutta la piazza fasanese, dagli imprenditori ai tifosi?
Fasano è un piazza che vive di calcio, lo percepisci ovunque: per strada, nei bar, ovunque si parla di calcio. Noi rappresentiamo i massimi livelli in città, ma ci sono almeno altre tre o quattro squadre che rappresentano il territorio nelle categorie inferiori. Quello che abbiamo fatto fino ad oggi è qualcosa di importante, supportati dai soci e dall’associazione Il Fasano siamo noi. Veniamo da otto stagioni importanti con risultati straordinari sotto tanti punti di vista. Alla piazza chiediamo ancora una volta di restare uniti e tornare a collaborare ulteriormente per far sì che questo progetto possa ancora regalare emozioni e soddisfazioni.