Con la vittoria per 4-2 ottenuta domenica scorsa contro il Lizzano, l’Ugento ha raggiunto la matematica certezza della vittoria del campionato, aggiudicandosi così l’accesso in posizione privilegiata nella graduatoria dei ripescaggi in Eccellenza pugliese, traguardo storico per la società salentina.
Una vittoria inaspettata che parte da lontano, figlia di lavoro e programmazione, i cui grandi artefici sono l’allenatore Mimmo Oliva e il direttore sportivo Loris Bavone, i quali hanno costruito passo dopo passo e giorno dopo giorno il miracolo Ugento, che nel giro di poco tempo da autentica rivelazione è riuscito a diventare una solida realtà del campionato, forse guastando i programmi di qualche altra realtà più blasonata e attrezzata, ma sempre mantenendo il credo che il mister indicava ai suoi giocatori, ossia quello del bel gioco.
Oggi una piccola comunità può festeggiare un’impresa d’altri tempi in un torneo dove vi erano almeno cinque o sei altre squadre che potevano stravincere. A dominare e vincere è stato invece un gruppo fatto di uomini, valori e grandi idee che il loro allenatore ha saputo trasmettere, senza tralasciare il grande supporto che ha dato tutto l’ambiente, dalla società ai tifosi.
Di seguito l’intervista di DilettantiPuglia24 all’attaccante dell’Ugento, Vittorio Botrugno, su questa inattesa quanto bella vittoria del campionato di Promozione pugliese girone B.
Vittorio, quando avete capito di poter vincere il campionato?
Dopo la sconfitta nella prima di campionato contro l’Aradeo abbiamo fatto ben sei vittorie consecutive che ci hanno permesso maturare un vantaggio importante sulle inseguitrici. Avendo però perso in casa lo scontro diretto nel girone di ritorno contro la Deghi molti addetti ai lavori pensavano che si fosse messa la parola fine per le sorti del campionato. Invece siamo stati molto bravi e pazienti a mantenere la calma e recuperare. I ringraziamenti vanno a tutti: allenatore, direttore, società, tifosi e a Cosimino Bellisario, grazie ai quali è stato possibile raggiungere questo obiettivo.
C’è un segreto in questa vostra vittoria?
Questa vittoria parte da lontano, da dicembre 2017 quando sono arrivato ad Ugento insieme a Matteo Elia ed Adriano Esposito e fin da subito ho trovato un bel gruppo che però aveva qualche problema di classifica. Tuttavia ero convinto che ci saremmo salvati perché l’idea del mister era quella di proporre un bel gioco che ci ha permesso di creare sempre moltissime occasioni da gol.
Però non si puntava alla vittoria del campionato?
Noi puntavamo a migliorare la posizione di classifica ottenuta lo scorso anno, poi una volta che ci siamo trovati in quella posizione di classifica ci abbiamo creduto sempre di più e siamo stati bravi proprio in questo.
Vittorio, con i giochi chiusi a vostro favore nel campionato di Promozione, una considerazione sugli altri campionati regionali partendo dalla Serie D fino alla Prima Categoria?
In Serie D il Taranto sta facendo un buon campionato però il ritardo dal Picerno a poche giornate dalla fine credo che sia difficile da recuperare, il Nardò invece mi auguro che riesca a mantenere la categoria perché è una vetrina veramente importante per tutta la piazza. In Eccellenza il Casarano ha già vinto il campionato e non c’erano molti dubbi sul fatto che arrivasse questa vittoria perché hanno una società molto preparata ed organizzata che punta a tornare nel calcio che conta. In Prima Categoria invece credo che il Matino dovrebbe farcela anche se il vantaggio accumulato nei confronti del Manduria non è così cospicuo da far stare tranquilli al cento per cento, però suppongo che riusciranno a spuntarla.