
Filippo Ciurlia
(di Danilo Sandalo)
Il calcio italiano vive giorni di grande amarezza e lutto, sportivamente parlando, in seguito all’eliminazione dell’Italia dalla fase finale dei Mondiali che si terranno in Russia nella prossima estate. Una sconfitta nata probabilmente da un’errata programmazione, frutto di indisciplina gestionale e mancanza di passione. Per fortuna queste caratteristiche non contraddistinguono i dirigenti dell’Atletico Racale che, dopo dieci giornate di campionato, si ritrovano al comando del girone B del campionato di Promozione pugliese. Primato frutto di grande programmazione e passione nell’assemblare una squadra che punta ad una salvezza tranquilla. Ed il campo finora ha dato un responso che va anche al di la delle più rosee aspettative, proiettando i ragazzi di mister Corallo in vetta alla classifica sotto lo stupore di tutti, che a questo punto vedono questi ragazzi come la matricola terribile del girone.
Domenica scorsa nel big-match di giornata, hanno battuto l’Ostuni con un secco 3-0 in trasferta, strappando proprio alla città bianca il primato in classifica. Ne abbiamo ha parlato con Filippo Ciurlia, centrocampista dell’Atletico Racale, protagonista della gara di domenica.
Filippo, raccontaci com’è stata la partita di domenica.
È stata una partita dai ritmi altissimi, sembrava una gara di Eccellenza. Al di là della cornice di pubblico, certo il campo non era l’ideale per giocare palla a terra, ma per me che ero in campo è stata la partita più bella della stagione per agonismo, intensità, concentrazione. Siamo stati impeccabili.
Mister Corallo cosa vi ha detto prima e dopo la partita?
Il mister ha cercato di mettere in campo la miglior formazione studiando avversari e terreno di gioco. Poi ci ha detto che se riuscivamo a restare corti nei reparti e concentrati per novanta minuti avremmo portato a casa il risultato. Certo, non ci aspettavamo il 3-0, che è un risultato abbastanza largo vedendo la caratura dell’Ostuni, che tra l’altro ci ha fatto soffrire ad inizio primo tempo ed inizio ripresa, però poi dopo il 2-0 non c’è stata più partita e abbiamo triplicato in contropiede. A posteriori posso dire che è il mister stato molto profetico, e dopo la partita, fino alla ripresa degli allenamenti, ha espresso la sua contentezza, sottolineando la sua soddisfazione su come ci alleniamo e come realizziamo in partita quello che proviamo in settimana, ma ci ha anche invitati a rimanere con i piedi per terra e continuare in questa direzione per ottenere la salvezza quanto prima.
Quindi ora cambiano gli obiettivi?
No, l’obiettivo rimane sempre la salvezza, poi quello che viene in più lo prendiamo volentieri. È normale inoltre che, essendo in una posizione così alta in classifica, a dicembre deve essere la società ad operare per capire quello che vuole fare, se vuole puntare a qualcosa in più della salvezza.
La squadra però è piena di buoni elementi: tu, Ruberto, De Icco, Botrugno…
Ce ne sono diversi oltre a loro: Tartaglione, Castrì, Rizzello… sulla carta la squadra è per una buona Promozione. Ma la nostra forza tutto sommato è il gruppo, molto coeso e corretto. Ognuno, anche chi gioca di meno, dà il contributo al 100%, e poi ci sono il mister, il preparatore, la società seria… è questo il segreto dell’Atletico Racale.
Però non puoi nascondere che sia aumentata l’autostima.
Vincere aiuta a vincere! All’allenamento sei più sereno, la domenica giochi più tranquillo, non c’è la paura della classifica quindi è tutto più facile. Ma il primo obiettivo rimane la salvezza che se non erro dista 12 punti adesso, poi si vedrà.
La vicenda dell’Atletico Racale ci ricorda che le vittorie, come del resto le sconfitte e con esse i fallimenti, non arrivano mai per caso, nel calcio come nella vita, ma sono frutto di una serie infallibile di coincidenze e sincronicità che partono da molto lontano: solo quando si è coscienti di quello che si sta facendo si possono avere dei buoni risultati. Ci auguriamo che in futuro chi farà parte dei vertici federali possa arrivare dal basso, ispirandosi magari proprio a realtà come quella dell’Atletico Racale.