Come anticipato ieri nel comunicato del Giudice sportivo, la Lega Nazionale Dilettanti ha chiuso definitivamente la querelle creatasi nei giorni scorsi sul presunto errore arbitrale avvenuto durante la partita Brindisi-Terlizzi, gara di ritorno per il titolo di campione regionale di Promozione pugliese.
Come fatto notare immediatamente dopo l’incontro dal presidente della squadra barese, Giuseppe De Nicolo, il risultato finale di 1-1 avrebbe dovuto decretare la vittoria del Terlizzi. La gara d’andata era infatti terminata 0-0 e, in base al regolamento deciso a monte da entrambe le squadre, il gol del Terlizzi fuori casa sarebbe dovuto valere doppio. L’arbitro però ha fatto proseguire l’incontro coi tempi supplementari, che hanno poi regalato la vittoria al Brindisi.
Forte del regolamento firmato, il presidente De Nicolo era intenzionato a fare ricorso, ma una volta sentita la Federazione, che ha ammesso l’errore, ha sportivamente deciso di non proseguire nel suo intento e di accettare serenamente l’errore.
Lo spiega lui stesso ai nostri microfoni, raccontandoci nel dettaglio cosa è successo: “C’è stato un errore da parte della Federazione. Noi avevamo sottoscritto un verbale il 24 aprile, nel quale avevamo deciso che i gol in trasferta sarebbero valsi doppio, ma nella trascrizione del comunicato n. 83 hanno dimenticato di ricopiare le modalità tecniche decise nel nostro verbale, lasciando quelle di un’altra partita, che non facevano riferimento ai gol segnati in trasferta in caso di parità. Noi avevamo quindi il nostro verbale e la terna arbitrale un altro. Ed è successo quello che sappiamo. Una volta interpellata, la Federazione ha ammesso il suo errore, ma, dato che si tratta anche di un titolo più che altro platonico, abbiamo deciso fosse inutile fare ricorso. Purtroppo siamo dispiaciuti (anche se alla fine abbiamo festeggiato ugualmente), soprattutto perché fino a pochi minuti prima della fine dell’incontro pensavamo di avere la vittoria in tasca e invece poi abbiamo dovuto affrontare i supplementari e vederci portare via il titolo. È stata un’ingiustizia. E se volessimo fare ricorso avremmo ottime probabilità di vincita. Ma per che cosa? Per avere una coppa? Non ne vale la pena. Anche perché il Brindisi si è dimostrato con noi una squadra molto corretta, ed è nata anche una certa amicizia come squadre. Per una questione di quieto vivere quindi, dato che ci ritroveremo comunque entrambe in Eccellenza l’anno prossimo, abbiamo deciso di non procedere nel ricorso. Accettiamo quello che è successo, siamo stati semplicemente sfortunati”.