(di Danilo Sandalo)
Nella prima domenica di novembre, in una giornata soleggiata che a testa alta tiene a bada l’autunno, al “Via del Mare” di Matino, dove si sarebbe dovuto svolgere l’incontro tra Matino e Memory Campi, si è consumata invece una triste pagina di sport. La partita purtroppo non si è disputata per la mancanza della squadra di casa che si vocifera stia attraversando dei problemi societari. Quest’episodio comporterà la sconfitta a tavolino per 3-0 per i matinesi con conseguente penalizzazione in classifica.
Poco prima del riconoscimento dell’arbitro, presso il campo sportivo di Matino, il direttore generale dell’APD Memory Campi, Antonio Vincenti, molto amareggiato e vicino ai dirigenti del Matino, in esclusiva per DilettantiPuglia24, ha commentato questa situazione illustrandoci la sua visione sul calcio dilettantistico, svelandoci anche gli obiettivi della sua squadra che viaggia nei piani alti della classifica del campionato di Prima Categoria pugliese girone C.
Direttore, questa partita a quanto pare non si disputerà. Ci può dire qualcosa in merito?
Il Matino da quello che sappiamo non si presenterà, pertanto sarà assegnata la vittoria a tavolino alla nostra squadra; nel momento in cui la società del Matino non dovesse andare avanti i punti ci verrebbero poi tolti. Cambia poco a livello di classifica quindi. Chiaramente, inutile negarlo, auguriamo loro di andare avanti perché è una società che da un po’ di anni si fa valere in queste categorie ed è un dispiacere che accada questo. Però, d’altra parte, ognuno conosce le proprie possibilità sia economiche che di gestione, nelle quali ovviamente non voglio entrare. Ma sottolineo che mi dispiace.
Diciamo quindi che è triste quanto sta accadendo e vi associate a questa situazione sentendovi anche parte perché è un po’ un fallimento per tutti quando una società viene meno.
Al di là di tutto i costi di una Prima Categoria sono importanti e si vanno aggiungere ad altre situazioni perché bisogna avere un minimo di scheletro a livello di rosa, in modo che sia competitiva. Non è facile, appunto, noi lo facciamo con tanti sacrifici perché siamo una società giovane che da tanti anni si sta impegnando per portare avanti questo progetto sia a livello di prima squadra che come settore giovanile e ci stiamo riuscendo con ottimi risultati grazie alla mano e al sacrificio di tanti amici che comunque contribuiscono alla nostra causa.
Però c’è supporto in città, magari sia a livello economico e imprenditoriale che di pubblico.
Sì, ma nonostante tutto è un impegno molto imponente a livello di tempo e di organizzazione. Se tu hai una struttura solida a livello organizzativo tanto di guadagnato, diversamente se non è così o non hai intenzione di fare le cose fatte bene, diventa un problema serio perché spendi soldi e spendendo soldi si devono spenderli bene.
Ecco, ci fa capire l’importanza della gestione in modo che non vi siano delle perdite di bilancio? Anche perché oggi il calcio viene vissuto molto in termini aziendali.
Visti i tempi e l’economia vera e propria, diciamo che non è semplice racimolare tutte le risorse necessarie, però ci sforziamo. Oltre che per la prima squadra, che quest’anno è molto competitiva, come dicevo ci teniamo particolarmente anche al settore giovanile: facciamo i campionati regionali e l’anno scorso abbiamo vinto il campionato Juniores. È una serie di situazioni a livello di scuola calcio e di società che ci fanno ben sperare, chiaramente il tutto accompagnato da sacrifici.
Quindi i vostri obbiettivi stagionali e futuri quali possono essere?
Noi abbiamo una squadra importante, con un mister giovane, avendo investito in maniera indiscutibile sulla Prima Categoria, e abbiamo la volontà di portare avanti questo progetto possibilmente facendo il salto di qualità, anche se per scaramanzia non vorrei pronunciare questa parola, ma abbiamo tutte le intenzioni di essere protagonisti e toglierci delle soddisfazioni. Ecco, questa è la frase giusta ed adeguata. Poi il calcio è strano, e come si dice dalle nostre parti in dialetto “pallone ete”, però sicuramente la squadra è costruita per toglierci delle soddisfazioni.
Ci sono altre squadre però ben attrezzate,per esempio il Taurisano è ritornato prepotentemente protagonista,come nei primi anni Duemila quando arrivò in Serie D, dopo qualche anno di buio calcistico.
Ci sono diverse squadre che ben figurano. Il Taurisano è molto forte, così come il Città di Racale, il Trio Calcio, il Seclì, la Virtus Lecce. Ecco, sono squadre che militano in queste categorie da un po’ di tempo e si ha la percezione che siano attrezzate e preparate. Noi giocheremo l’ultima giornata a Taurisano e so che la piazza è molto frequentata e questo può creare una bella situazione per il paese e l’ambiente, ma noi ce la giocheremo con le nostre forze e possibilità.
Mossi dalle parole di grande solidarietà umana, prima ancora che sportiva, del direttore direttore generale Vincenti nei confronti del Matino, auguriamo alla società matinese che la situazione possa tornare presto alla normalità. Un particolare incoraggiamento va anche alla società di Campi, alla quale auguriamo di poter spiccare il volo verso categorie sempre più prestigiose, in quel “blu dipinto di blu”, come cantava Domenico Modugno.