
La curva giallorossa © DP24
Una regione in festa e una squadra che torna nel calcio che conta. Dopo due anni difficili con una piazza in fermento, alti e bassi, gioie e delusioni, il Lecce torna in Serie A vincendo il campionato cadetto con due punti di vantaggio sulla sorprendente Cremonese e riporta tutta la Puglia ai vertici del pallone nazionale. Una vittoria fatta di rimonte, di grande carattere e di un progetto a lungo termine che finalmente inizia a dare i suoi frutti anche sul campo. È il momento di ripercorrere le tappe delle meravigliosa cavalcata dei salentini.
È servita l’ultima partita, la vittoria per 1 a 0 sul Pordenone già retrocesso, per decretare la promozione ufficiale del Lecce di Marco Baroni in Serie A. E questo nonostante un campionato chiuso con 19 successi, 5 ko e addirittura 14 pareggi che sembravano condannare i salentini ai playoff come traguardo massimo. Invece proprio quelle X conquistate partendo dallo svantaggio hanno permesso ai giallorossi di rimanere incollati alle due posizioni di testa che significavano promozione diretta.
Magari non verranno ricordate come una delle più incredibili imprese della storia del calcio, ma le gare vinte o pareggiate dai salentini in rimonta in questo campionato entreranno di diritto negli annali del club. Basti pensare che i giallorossi si sono trovati in svantaggio per ben 6 volte nella serie B 2021/2022 per poi ribaltare il risultato. La prima è stata il 18 settembre scorso nel 3 a 2 contro l’Alessandria. La seconda è stato il pareggio agguantato in casa del Como del 5 febbraio, seguito a ruota da quello col Benevento del turno successivo. Quarta rimonta quella in casa dell’Alessandria del 16 febbraio. Quinta quella in casa del Perugia mentre l’ultimo recupero risale al 15 marzo quando i salentini riuscirono a impattare sul 2 a 2 in casa del Cosenza grazie alla rete di Alexis Blin.
Una squadra di cui molto probabilmente il tratto migliore è il carattere. Un carattere formato sui durissimi campi della Serie C, con playoff persi, cocenti delusioni e risultati inferiori alle aspettative. Invece, proprio in questa stagione, qualcosa è cambiato e tutti gli ingredienti, una tifoseria competente e assetata di calcio di primo livello, un progetto societario sostenibile e pluriennale, scelte di mercato che piano piano si sono rivelate di altissimo livello, si sono incastrare per creare quello che possiamo definire un vero e proprio capolavoro sportivo.
Molto è merito del ritorno di Pantaleo Corvino, l’uomo che aveva scoperto i talenti di Chevanton, di Ledesma e di Mirko Vucinic, e che quest’anno sembra aver ritrovato il suo tocco magico fatto di intuizioni, colpi a sorpresa e di scoperte destinate a scrivere il nuovo corso del club.
Solo per citarne alcuni. Gli scandinavi, con Bjorkengren, Helgason e Hjulmand criticati al momento del loro arrivo perché semi-sconosciuti e poi rivelatisi cardini della formazione titolare; i talentuosi e spesso decisivi Blin, Gendrey e Pablo Rodriguez; vecchi “pirati” della Serie B come Massimo Coda, bomber da 20 goal eletto miglior attaccante del campionato, e Gabriel Strefezza, jolly inaspettato e uomo da 14 gol e 6 assist.
Ma tutti hanno fatto il loro dovere e hanno portato il piccolo contributo alla causa, da capitan Lucioni fino ad arrivare a Gabriel, Di Mariano, Barreca, Calabresi e al giovane e talentuosissimo Antonino Gallo, classe 2000 destinato a scrivere pagine importanti del nostro calcio.
Una squadra che ha reso orgogliosa una tifoseria, quella dei giallorossi, appassionata ed esperta, che ha eletto il tecnico Marco Baroni come simbolo dei suoi valori e che si è convinta di partita in partita della bontà del gruppo messo insieme dallo stesso Corvino e dal presidente Sticchi Damiani, bravo ad assorbire le delusioni degli ultimi due anni e a mantenere il club a livelli di eccellenza assoluti.
Che tutto questo sia sufficiente per la salvezza nel prossimo campionato è ancora presto per dirlo. Quello che è sicuro è che la solidità societaria e le intuizioni della dirigenza autorizzano a guardare con ottimismo anche alla prossima Serie A.