
Andrea Salvadore © UG Manduria Sport 1926
(di Vincenzo Nannavecchia)
Nel corso di questa settimana la redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto per una chiacchierata il tecnico salentino Andrea Salvadore, fresco dell’accordo raggiunto con il Manduria.
Nelle ultime settimane c’è stato il clamoroso divorzio tra lei e l’Ugento. Quali sono stati i motivi che hanno portato a tale decisione dopo lo strepitoso campionato conclusosi con un bel secondo posto?
Dopo due anni ad Ugento, dove si è costruito qualcosa di importante e dopo una ponderata riflessione, ho ritenuto opportuno interrompere il rapporto per diversi motivi personali ma soprattutto per una formazione personale, in modo da darmi la possibilità di catapultarmi in una situazione nuova con stimoli diversi.
Qualche giorno fa l’annuncio ufficiale del suo passaggio al Manduria. Cosa l’ha spinta a scegliere questa piazza?
La mia scelta di Manduria è dovuta semplicemente perché ho riscontrato un progetto ambizioso, con una società determinata ed organizzata per raggiungere obbiettivi importanti per una piazza che merita sicuramente palcoscenici diversi.
Cosa ne pensa di questo format del campionato di Eccellenza diviso in due gironi che non dà la certezza matematica della promozione in Serie D?
Sicuramente il comitato regionale ha ritenuto opportuno questo format per venire incontro a diverse situazioni ed avendo a disposizione solo una promozione diretta in Serie D credo che non vi erano molte soluzioni. Quindi il nostro lavoro è esclusivamente il campo, per il resto sono gli organi competenti a dettare le regole sicuramente nel miglior modo possibile
Secondo lei quale è stato il grado di difficoltà del campionato di Eccellenza pugliese girone B?
Le difficoltà ci sono in questo girone come nell’altro, ovvio che in entrambi vi sono state le prime quattro che hanno avuto un passo differente rispetto le altre compagini. Quindi alla lunga i valori tecnici delle squadre che sono arrivate in fondo alla fase playoff si sono confermati.
Un messaggio che vuole lanciare alla sua tifoseria?
Manduria è una piazza molto passionale: mi auguro di poter regalare alla città e la società una stagione importante, dove di certo non mancherà il mio massimo impegno.