
Paola Vella © DP24
(di Vincenzo Nannavecchia)
Il quotidiano DilettantiPuglia24 questa settimana ha raggiunto per una breve chiacchierata la presidente del Gallipoli Paola Vella, donna virtuosa che, nonostante la tiepida tifoseria giallorossa, sta portando avanti un progetto importante con ottimi risultati.
Il suo Gallipoli, attualmente terzo in classifica, sta affrontando con impegno il girone di ritorno del campionato di Eccellenza. Com’è l’atmosfera tra gruppo squadra, tecnico e dirigenti?
Tanto per iniziare, superata una prima fase di perplessità, abbiamo finalmente fatto un bilancio di quello che è stato fatto e abbiamo avuto il tempo di confrontarci sugli obiettivi futuri. Il rapporto tra la società e lo staff tecnico insieme al gruppo squadra è sempre stato abbastanza frequente e sempre di “costruttivo confronto”.
Cosa ci dobbiamo aspettare da parte del Gallipoli in questo 2022? Può tracciare un bilancio e parlarci delle prospettive future?
Porto avanti un progetto da quasi due anni che, superata una prima fase di ricostruzione e di presa di coscienza, grazie ai miei dirigenti validi e capaci dovrebbe aprire nuovi scenari e nuove prospettive. Ovviamente dobbiamo essere supportati dai risultati.
Secondo lei, con il Martina che non perde un colpo e senza i playoff, il girone B di Eccellenza è virtualmente chiuso? E può essere un campionato falsato con l’assenza dei playoff?
Falsato o no ormai ci siamo, certamente non abbiamo mai fatto un passo indietro. Ricordo infatti che la rosa allestita ad agosto è ben diversa da quella attuale a causa di nove infortunati in solo mese e mezzo (di cui sei titolari) ma abbiamo sempre mantenuto un livello all’altezza delle aspettative.
Un messaggio che vuole lanciare a tutti i tifosi e simpatizzanti gallipolini?
Credo di essere l’unica presidente che non ha una vera tifoseria ma solo simpatizzanti. Subisco questa scelta in silenzio da due anni anche se non ho mai capito il reale motivo. Mi spiace solo per i miei ragazzi che come me si pongono diverse domande pur continuando a combattere. Io sono qui e spero solo di far bene, tanto bene.