Un po’ come è accaduto in tutti gli sport, anche il tennis ha avuto i suoi campionissimi che ne hanno segnato un’epoca. Si va da Rod Laver, l’unico in grado di portare a termine il Grande Slam nel maschile nell’era Open, e Margareth Smith Court, capace di vincere la bellezza di 64 Major (24 in singolare, 19 in doppio e 21 in doppio misto), ai vari Bjorn Borg, John McEnroe, Martina Navratilova e Chris Evert, tutti fuoriclasse vincitori di numerosi tornei, per poi arrivare ai giorni nostri in cui abbiamo potuto goderci le gesta di Serena Williams, 23 volte campionessa Slam, e dei Big Three.
Quest’ultimi sono Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic, con lo svizzero che, dopo aver toccato quota 20 titoli del Grande Slam, ha definitivamente appeso la racchetta al chiodo per dedicarsi maggiormente alla sua famiglia e ai suoi altri interessi. Il ginocchio lo tormentava da tempo e, dunque, la sua decisione è stata inevitabile, lasciando il compito di riscrivere la storia del tennis agli altri suoi due principali rivali.
Ciascuno di loro si è sempre contraddistinto per determinate doti, che gli hanno permesso di imporsi soprattutto su un tipo di superficie. Lo spagnolo, ad esempio, con le sue è diventato il “Re” della terra battuta grazie ai suoi 11 titoli di Montecarlo, i 10 di Roma e i ben 14 Roland Garros. Queste, tuttavia, sono soltanto alcune delle sue vittorie sul rosso europeo e per questo non rappresentano appieno il suo valore di tennista.
Infatti, nel suo palmares, ci sono anche due Australian Open, quattro US Open e due Championships, per un totale di 22 titoli Slam, oltre a tutta una serie di successi che lo pongono ad oggi tra i più forti tennisti di sempre. Il maiorchino è però stato eguagliato quest’anno a Melbourne dal suo altro grande rivale Djokovic, altro grandissimo di questo sport, anche lui a quota 22 Major con il trionfo all’Open d’Australia di quest’anno.
Ora, però, sta per iniziare Wimbledon e chissà se Nole riuscirà a ritoccare ulteriormente il suo “bottino” di titoli. Nadal non ci sarà a causa di un infortunio e per il serbo si tratta di un’ulteriore opportunità da cogliere al volo, anche perché nel mirino c’è il record.
Wimbledon, i tennisti con più titoli
Partendo dal basso, troviamo tantissimi giocatori a quota uno. Lleyton Hewitt, Goran Ivanisevic e Andre Agassi sono forse i nomi più famosi. L’australiano lo vinse nel 2002 ad appena 22 anni, mentre il croato, oggi allenatore di Djokovic, lo conquistò appena l’anno prima da wild card. Si trattò di un risultato sensazionale per Ivanisevic che all’epoca viveva uno dei periodi peggiori della sua carriera. Tuttavia, in finale, riuscì a sovvertire ogni pronostico (per le statistiche legate alle scommesse sul tennis era quotato ben 150-1) battendo il numero 3 del mondo Pat Rafter. Nel 1992, toccò invece ad Agassi, che si impose contro lo stesso Ivanisevic in cinque set. Con un titolo di Wimbledon ci sono poi anche giocatori come Richard Krajicek, Pat Cash, Arthur Ashe, Stan Smith, Jan Kodeš, Bobby Riggs, noto anche per aver dato vita alla cosiddetta Battaglia dei Sessi nel tennis, e anche quel Spencer Gore, vincitore della prima storica edizione del torneo del 1877.
Decisamente più corta è invece la lista dei giocatori con due Wimbledon in bacheca. Qui troviamo Norman Brookes, Roy Emerson, Lew Hoad, Don Budge, Henri Cochet e anche un “certo” René Lacoste, fondatore dell’omonima azienda con il coccodrillo. Poi ancora con Jean Borotra, Gerald Patterson, Joshua Pim, John Hartley, Stefan Edberg, Jimmy Connors e gli attualissimi Rafa Nadal e Andy Murray, con quest’ultimo che è riuscito nell’impresa di spezzare la loro egemonia tanto da meritarsi l’inserimento dei Fab Four insieme a Djokovic, Federer e allo stesso iberico.
A quota tre titoli ci sono invece Wilfred Baddeley, Arthur Gore, Bill Tilden, Fred Perry (altro nome noto per la sua azienda di vestiti), John Newcombe, Boris “Bum-Bum” Becker e John McEnroe.
Dopodiché, troviamo Rod Laver, Anthony Wilding e Reginald Doherty con quattro vittorie all’All England Club, mentre con cinque ci sono Lawrence Doherty e Bjorn Borg.
Fino all’anno scorso, a quota sei c’era Novak Djokovic, ma con la vittoria dell’edizione del 2022, il campione di Belgrado si trova ora in buona compagnia di William Renshaw e Pete Sampras. Per loro sono sette i titoli conquistati a Londra, ma mentre gli altri due hanno detto basta lasciandosi alle spalle la possibilità di ritoccare il proprio primato, Nole, in questa stagione, può eguagliare il recordman per il maggior numero di vittorie a Wimbledon: il “Re” Roger Federer.