
Davide De Icco nelle vesti di presidente © Asd Taurisano Don Bosco
Il Salento da sempre può essere considerato come una vera e propria scuola calcio a cielo aperto, visto che in questa terra sono nati alcuni dei più forti calciatori italiani di sempre che poi hanno spesso fatto la fortuna di grandi club e della nazionale italiana. Una tradizione iniziata addirittura negli anni Sessanta del secolo scorso con Franco Causio che da Lecce arrivò fino alla Juventus, di cui fu capitano inaugurando la stagione dei grandi successi bianconeri in Europa con la vittoria della Coppa Uefa del 1976/77, conquistando la nazionale di italiana guidata Bearzot con cui si laureò campione del mondo nel 1982. Ma il Barone non è stato di certo l’unico ad emergere, oltre a lui vanno ricordati anche Antonio Conte, Checco Moriero, Gigi Garzya, Fabrizio Miccoli, Vincenzo Mazzeo, Totò Ciullo, Pasquale Bruno, Antonio Toma, giusto per citare i più noti, ma sono veramente tanti quelli che si sono misurati nelle categorie minori che in quanto a talento non avevano nulla da invidiare ai loro colleghi più blasonati e professionisti.
Nascere al Sud è senza dubbio differente che nascere al Nord per diversi motivi e non soltanto per una questione geografica. Uno di questi è senza dubbio la carenza di strutture che possono favorire la crescita calcistica e umana di tanti ragazzi. Spesso è la strada il luogo di ritrovo nel quale fare esperienza e aprire la porta dei sogni verso grandi palcoscenici, però a volte la strada stessa può essere motivo di smarrimento, come spesso abbiamo potuto constatare nel corso delle cronache.
Da qualche anno, però, grazie alla passione di qualche singolo, qualcosa inizia a muoversi per cercare di realizzare progetti per favorire al meglio la crescita dei ragazzi, soprattutto sotto il profilo etico.
In questo contesto, una delle realtà più all’avanguardia del territorio è rappresentata senza dubbio dall’Asd Don Bosco Taurisano, a cui capo fa parte Davide De Icco, attualmente calciatore dell’Atletico Racale nel campionato di Promozione pugliese girone B, ma con un passato a dir poco invidiabile se si considera che nel 2000/01 faceva parte della rosa del Monza, che all’epoca militava in Serie B ed era una società satellite del Milan di Silvio Berlusconi, con il quale esordì durante un’amichevole pre-campionato disputata al “Brianteo” contro la Juventus di Ferrara, Kovacevic, Del Piero e Trezeguet! Dopo l’esperienza in Brianza la carriera di Davide è proseguita con il Martina Franca in Serie C2, con cui vinse il campionato e nella cui formazione facevano parte Mitri e Prisciandaro. Ma la grande esperienza di Davide continua nelle numerose piazze del panorama dilettantistico in cui ha militato come Nardò, Taurisano, Casarano, Francavilla in Sinni, Francavilla Fontana, Grottaglie, Racale, Copertino, Leverano, Manduria, Tricase dove la passione e il calore del pubblico sono molto vicini alla squadra.
La scuola calcio taurisanese, da lui presieduta, rappresenta una grande singolarità rispetto alle altre realtà giovanili presenti sul territorio essendo promotrice di una metodologia a dir poco innovativa nel gioco del calcio: stiamo parlando del metodo “Corver Coaching”. Il Coerver Coaching è un sistema dell’insegnamento del gioco del calcio più utilizzato al mondo attraverso lo sviluppo delle capacità tecniche e tattiche e coordinative. Nato in Olanda negli anni Ottanta, nel settore giovanile, dell’Ajax di Amsterdam, prende il nome dall’allenatore olandese Wiel Coerver che, a partire dagli anni Settanta, puntò a migliorare l’abilità tecnica e tattica del calcio individuale e a sviluppare un sistema per facilitare i giocatori ad essere più efficaci nelle fasi di gioco, grazie a centinaia di esercizi sia individuali che di gruppo. Nel tempo questo metodo è stato approvato da vere e proprie icone e leggende di questo sport come Franz Beckenbauer, Karl-Heinz Rumenigge, Rivelino, Peter Beardsley (ex Liverpool e Newcastle), Sir Alex Ferguson e Liam Brady (ex Juventus, Inter ed Arsenal), oltre che da diverse Federazioni nazionali e club professionistici. In Italia ne è rappresentante l’ex calciatore Paolo Tramezzani, mentre Davide De Icco è rappresentante territoriale per lo sviluppo e la diffusione del metodo, con cui partecipa a numerosi corsi di aggiornamento insieme agli altri allenatori/educatori della scuola calcio.
Di seguito l’intervista gentilmente concessa in esclusiva a DilettantiPuglia24:
Davide, raccontaci come nasce il progetto Asd Taurisano Don Bosco.
Tre anni fa ho preso in mano le redini di questa società fondata da mio padre, e da alcuni amici, e che precedentemente si chiamava San Giovanni Bosco Taurisano e che aveva alle spalle circa vent’anni di lavoro in quest’ambito. Il fatto che abbia giocato in Serie B mi ha favorito molto per sponsorizzazione del contesto e una volta conseguito il patentino da allenatore Uefa B (che permette di allenare fino alla Serie D) ho iniziato ad immettermi in questo mondo che mi dà molta soddisfazione ed emozione.
Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per lo sviluppo e la crescita dei ragazzi?
L’obiettivo principale è formare dei ragazzi con dei sani valori etici e comportamentali, con degli esempi sani e positivi che creino abitudini di valore, senza ovviamente tralasciare l’aspetto tecnico. Credo che il calcio possa essere considerato un’ancora alla quale aggrapparsi per poter accrescere il livello comportamentale nei valori del rispetto e del sostegno reciproco e sopratutto sono convinto che questi valori, dopo averli acquisiti all’interno di un contesto sportivo, si possano trasmettere all’esterno. Per questo motivo siamo in contatto con esperti del settore per poter realizzare al meglio questo nostro progetto, che per noi rappresenta una vera priorità anche perché non tutti diventeranno calciatori, però è importante che tutti diventino uomini e noi all’interno della nostra associazione ci proponiamo principalmente questo obiettivo.
Oltre a questo organizziamo spesso incontri con i genitori dei ragazzi per avere sempre un dialogo costante riguardo alla loro crescita e ci siamo muniti della figura di un nutrizionista per permettere ai ragazzi un sano sviluppo.
La metodologia di allenamento è affidata a dei tecnici esperti. Puoi spiegarci meglio in cosa consiste?
Sono convinto che non esista una metodologia specifica di allenamento ma più che altro la capacità da parte di noi allenatori a riuscire a calibrare il modo più adatto in base ai ragazzi. In particolare noi ci avvaliamo del metodo Coerver Coaching che è riconosciuto a livello internazionale grazie alle collaborazioni che ha con diverse federazioni calcistiche e club professionistici, come il Bayern Monaco e la Juventus. Il Coerver Coaching è giunto in Italia circa cinque anni fa ed in Puglia siamo stati i primi a farlo conoscere ed io ne sono il responsabile di zona. Il Coerver Coaching si propone di far sviluppare tutto il bagaglio tecnico del ragazzo sia dal punto di vista individuale che collettivo (il cavallo di battaglia è “l’uno contro uno”). Si avvale di una struttura piramidale che parte dal dominio del pallone al gioco di squadra. È una metodologia che coinvolge emotivamente i ragazzi e grazie a questa abbiamo aumentato le iscrizioni.
Come ho già accennato precedentemente, preferisco avere tecnici giovani che siano più formatori che allenatori, in quanto sono più immersi nel tempo in cui vivono rispetto a quelli più adulti. Tra i miei collaboratori ci sono Filippo Ciurlia, che gioca con me e che conseguirà il patentino Uefa B ad aprile, e Giorgio Di Seclì anch’egli attualmente ancora calciatore. Sto cercando di formare un gruppo qualificato per il futuro, in cui ogni allenatore/formatore ufficialmente riconosciuto, e di cui facciano parte anche altre figure come mental coach, psicologo e nutrizionista.
Sempre rimanendo in tema di educazione, qual è il rapporto che avete con le scuole e con gli altri organi istituzionali (per esempio assessorato allo sport, forze dell’ordine, ecc.)?
Come aspetto educativo, come ho già accennato prima, l’intento è creare degli eventi dal punto di vista alimentare, motivazionale, della metodologia e dell’aspetto tecnico tattico.
Stiamo cercando di attuare delle collaborazioni con le scuole per lo sviluppo armonico dell’ individuo. C’è un’ottima intesa con l’assessore allo Sport del Comune di Taurisano, Fabrizio Preite, per intensificare le strutture per lo svolgimento delle attività e anche con la Chiesa proprietaria della struttura sportiva e abbiamo presentato un progetto per avere la struttura in gestione e migliorare l’attuale stato della stessa.
Ogni bambino ha in se delle doti, talvolta nascoste, che aspettano solo di avere lo stimolo per uscire fuori. Doti che non possono essere per tutti uguali, ma possono avere come comune denominatore il contesto ludico rappresentato dal gioco del calcio. Pertanto è importante avere persone che siano preparate sia sotto un profilo professionale, ma soprattutto dal punto di vista umano, per trasmettere quei valori che se appresi fin da piccoli saranno il motore per far si possa formare nel tempo un uomo degno di tale condizione che a sua volta possa farsi promotore e portavoce di un modo di vedere il mondo lungimirante, andando oltre i confini che la condizione oggettiva talvolta ci pone.
Il progetto di Davide De Icco con l’Asd Taurisano Don Bosco è principalmente questo prima ancora che riuscire a tirare fuori nuovi Messi o Maradona, anche perché nel Salento questi fenomeni non sono mai stati così rari.