
Giuseppe Avezzano Comes © Riccardo Dibiase
(di Vincenzo Nannavecchia)
La redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto per una breve chiacchierata Giuseppe Avezzano Comes, vicepresidente del Fasano. Grande conoscitore del calcio pugliese, è stato uno degli artefici della risalita del calcio a Monopoli. Poi la lunga e intensa amicizia, nonché la stima e il rispetto, che lo lega a Franco D’Amico, presidente della squadra fasanese, lo ha spinto a mettersi in gioco e ad accettare il prestigioso incarico di vicepresidente del sodalizio biancoazzurro.
Siamo alle battute finali di questo torneo di Serie D e ormai si preannuncia un testa a testa tra Taranto e Picerno per la vittoria finale del campionato. Secondo lei è importante il vantaggio in classifica della squadra ionica oppure ci potrebbe essere qualche ribaltone in vetta?
Tre punti a tre giornate dalla fine sono un vantaggio importante. Le sorti del campionato sono nelle mani del Taranto, se non farà passi falsi riuscirà a portarlo a casa.
Il lungo mercato, oltre ai continui rinvii per covid, può avere falsato gli equilibri sia in vetta alla classifica che in zona salvezza?
Certo che il lungo mercato ha provocato certamente poca tranquillità tra i giocatori, in quanto hanno vissuto in ogni momento l’incertezza di tenere il proprio posto. Non direi che ha falsato, ma sicuramente ha condizionato la stagione, che comunque è stata già condizionata da altri eventi, in particolare il covid che ha avvantaggiato o svantaggiato le compagini a seconda dei contagi.
Secondo lei è stato giusto cambiare in corso di svolgimento del torneo le regole relative alle retrocessioni eliminando i playout e facendo retrocedere direttamente le ultime due squadre in classifica?
Se si doveva ricorrere ai ripescaggi è stato giusto così. È giusto premiare le squadre di Serie D che hanno affrontato una annata complicatissima sia dal punto di vista organizzativo che economico.
Quale bilancio può tracciare di questa stagione agonistica dal suo Fasano tra mille difficoltà?
Un bilancio decisamente positivo. Non è da tutti riuscire ad affrontare una situazione disastrosa come quella che si era creata, riuscire a mantenere lucidità e ripartire risalendo dall’ultimo posto alla salvezza diretta. Purtroppo nella prima parte di campionato, con responsabilità da attribuire a tutte le componenti, non si è riusciti a creare un gruppo omogeneo tra società, staff e squadra, nonostante la qualità del gruppo. Dopo il cambio della guida tecnica, e una importante riorganizzazione anche nel gruppo calciatori, è scattata quella mentalità di gruppo e la consapevolezza di poter risalire la china che è stata l’arma vincente. Un mio personale ringraziamento va a Vito Costantini e al suo collaboratore Federico Dominguez, nonché a tutti i ragazzi che hanno dimostrato cuore e attaccamento ai colori.
Quali i programmi futuri del suo Fasano?
I nostri programmi non cambiano: sana gestione, continuità aziendale e valorizzazione dei giovani; ci accingiamo a vincere per il terzo anno consecutivo il premio Giovani D Valore. Si punterà a confermare l’ossatura del gruppo attuale.