(a cura dell’ufficio stampa della Salento Football Leverano)
La sconfitta di domenica scorsa con l’Ostuni, per quanto facesse parte delle cose che potevano succedere, ha lasciato l’amaro in bocca a tifosi e addetti ai lavori della Salento Football Leverano, soprattutto per il modo in cui è nata e si è realizzata.
Il giorno dopo, un lunedì di novembre piovoso e umido, abbiamo provato ad analizzare la partita col nostro presidente: Andrea Paladini.
“L’Ostuni è una squadra forte e in forma – ha esordito il tecnico –, sapevamo che la partita sarebbe stata difficile. In più noi abbiamo complicato il tutto scendendo in campo quasi deconcentrati e in quindici minuti abbiamo concesso loro un vantaggio enorme permettendogli di realizzare tre gol”.
Effettivamente i primi quindici minuti hanno dato quasi l’idea che la squadra si trovasse a giocare insieme per la prima volta…
“Succede quando ci si approccia alla partita senza la concentrazione giusta. I nostri calciatori, presi singolarmente, sono molto forti e non hanno niente da invidiare a quelli dell’Ostuni. L’hanno dimostrato nel resto della partita mettendo sotto pressione la squadra avversaria e realizzando due gol”.
Tra infortuni e contrattempi vari, mister De Benedictis deve dar sfogo a tutta la sua fantasia ed alle sue capacità di lettura della partita per trovare l’undici giusto da mettere in campo. Ha influito anche questo?
“Certamente. Siamo una squadra ricostruita solo due mesi fa. Sin dall’inizio della preparazione abbiamo dovuto affrontare varie difficoltà dovute a infortuni o defezioni. Non abbiamo, per le note vicende legate alla ristrutturazione del campo comunale di Leverano, un campo per gli allenamenti e nemmeno per le partite interne, e quindi è come se giocassimo continuamente in trasferta. Tutto questo complica le scelte e forse toglie alla squadra qualche sicurezza e punto di riferimento; lo abbiamo pagato soprattutto all’inizio del campionato. Poi siamo cresciuti e in qualche modo abbiamo superato queste difficoltà. I quindici minuti iniziali di domenica, pur costandoci una sconfitta, voglio considerarli un semplice incidente di percorso”.
Intanto la pioggia ha smesso e tra le nuvole è riapparso il sole. Ci sono raggi di sole anche per noi?
“Tanti… (ride, ndr). Prima di questa sconfitta avevamo fatto una bella serie di risultati positivi e non possiamo scordarli. Poi, come ho detto prima, mi è piaciuta la reazione della squadra nella seconda parte della partita. Infine, domenica, a conferma che il nostro è un progetto a lunga scadenza, ha esordito in squadra un altro ragazzo, anno 2000, proveniente dalla Juniores, il portiere Francesco Esposito. Bravissimo il mister a gettarlo nella mischia, nonostante la partita complicata, e bravissimo Francesco che ha gestito la sua partita con molta sicurezza e calma. Tutti elementi che mi danno fiducia ed ottimismo”.