
Marco Carrozzo © DP24
Marco Carrozzo, calciatore di lunga esperienza e tecnico capace, soprattutto coi giovani, da qualche settimana è il nuovo allenatore del Capo di Leuca, società salentina del presidente Mario Caputo che parteciperà al prossimo campionato di Prima Categoria pugliese. Di seguito l’intervista a cura delle redazioni di EventiCalcioWeb e DilettantiPuglia24 nella quale il mister racconta l’emozione per la nuova esperienza e gli obiettivi per il suo futuro.
“Sono contentissimo e grato di questa nuova nomina – esordisce il tecnico – sia perché conosco le persone che compongono la società e so quali sono i loro valori e i loro principi, e sia perché mi hanno dato l’opportunità di rimettermi di nuovo in gioco come allenatore. Allenerò la Prima Categoria, ma la società ha già fatto domanda di ripescaggio in Promozione e pare ci siano buone possibilità che venga accolta. In ogni caso – aggiunge il tecnico – a prescindere dal campionato al quale parteciperemo, gli obiettivi della società rimangono quelli che sono poi i suoi capisaldi: valorizzare i giovani e giocare impegnandosi e divertendosi”.
Il tecnico tavianese, esperto conoscitore del campionato di Promozione pugliese, anche per la sua breve parentesi lo scorso anno sulla panchina del Tricase, analizza quello che potrà essere il girone B nella prossima stagione: “Mi sono documentato sulle formazioni, a differenza dell’anno scorso quest’anno il livello è decisamente più alto. Ci sono delle società con dei passati davvero illustri, come il Brindisi, che secondo me quest’anno farà un campionato a sé, avendo già una buona intelaiatura dallo scorso anno e avendo arricchito la rosa di calciatori quali Tedesco e Iunco, un lusso per questa categoria. Ma a dire la loro potranno anche essere tante altre squadre che allo stesso modo si stanno attrezzando molto bene”.
Poi una riflessione sul ruolo degli under: “Per quanto mi riguarda, avere tre under su undici giocatori (la quota degli under in questo campionato, ndr) in una formazione titolare è una quota altissima. Per questo la scelta degli under è molto importante. Ad esempio lo scorso anno il Fasano ha puntato molto su di loro, scegliendoli tra i più esperti, e ha disputato un ottimo campionato. Personalmente credo molto nei giovani e conosco molto bene il settore, grazie anche alla mia lunga esperienza nelle giovanili del Casarano, per me sono il futuro del calcio, hanno voglia di crescere, entusiasmo, forte motivazione: è fondamentale per una società puntare su di loro”.