(di Vincenzo Nannavecchia)
La redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto questa settimana per una breve chiacchierata Giuseppe Tedeschi, dirigente di lungo corso del Canosa che da quattro anni ha deciso di esporsi in prima linea diventando il presidente del club. Il suo sogno nel cassetto è quello, dopo diversi anni di assenza, di riportare la società nel panorama del calcio nazionale.
Che sensazione si prova ad essere il presidente di una squadra tanto blasonata come il Canosa e quali difficoltà si incontrano maggiormente?
Mi onora essere il presidente del Canosa Calcio 1948. Ne sono semplicemente orgoglioso. Orgoglioso di rappresentare la nostra storica società. Le difficoltà sono tante ma alla passione non puoi dire di no.
Quale bilancio si sente di fare attualmente e quali sono le prospettive future del suo Canosa?
Penso di poter tracciare un bilancio assolutamente positivo dell’attuale situazione. Nel 2019 eravamo in Prima Categoria e ora siamo quarti nel campionato di Eccellenza in piena zona playoff. Penso sia di per sé sufficiente! Per il futuro, sia nel calcio che nella vita, penso che si debba sempre sognare in grande.
Cosa ne pensa del fatto che se un allenatore del campionato dilettanti viene esonerato prima del 31 ottobre può comunque continuare a svolgere la propria attività in un altro girone o in un altro campionato?
Penso che sia giustissimo, perché tutti devono essere liberi di iniziare una nuova avventura calcistica rimettendosi nuovamente in corsa.
Come definisce il girone A del campionato di Eccellenza pugliese in corso?
Uno dei più forti d’Italia, infatti molte volte la vincitrice della Coppa Italia nazionale passa dal girone Puglia e anche i playoff nazionali molte volte portano in D una pugliese.
Quale messaggio vuole inviare alla popolazione di Canosa, dalla tifoseria agli imprenditori e all’amministratore comunale?
Bisogna essere coesi, uniti. È necessario capire che ritornare in Serie D porterebbe il Canosa a gareggiare contro squadre di città importanti e piazze calcisticamente storiche e di rilievo. Solo uniti si vince.