Si chiama Asd Rinascita Refugees e già da qualche tempo fa parlare di sé. È la squadra salentina formata da giovani rifugiati e richiedenti asilo che nella prossima stagione, dopo due anni nel torneo amatoriale Acsi, farà parte del campionato provinciale di Terza Categoria.
L’iniziativa rientra nel progetto nazionale denominato Rete!, avviato nel 2015 dalla Figc con il settore giovanile e scolastico, finalizzato a favorire i processi di inclusione ed integrazione attraverso il calcio, che coinvolge oltre cinquecento minori stranieri richiedenti asilo negli Sprar italiani (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
Nel Salento il progetto nasce all’interno della cooperativa sociale Rinascita di Copertino, da anni impegnata, tra le altre attività, nell’accoglienza integrata di stranieri richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale.
La società calcistica è presieduta da Antonio Palma, che commenta così l’iscrizione della squadra al campionato provinciale:
La partecipazione al campionato di Terza Categoria permette ai nostri ragazzi di interagire in maniera reale e vera con quelle che sono le normali abitudini dei ragazzi. Lo sport come mezzo di integrazione con il territorio è uno strumento importante che permette di mettersi in competizione con le altre squadre con un obiettivo fondamentale: permettere a questi ragazzi di integrarsi. Questa squadra parte da lontano, i ragazzi hanno già partecipato a diversi tornei amatoriali con buoni risultati, quest’anno si misureranno in Terza Categoria.
I ragazzi provengono da varie parti del mondo: Nigeria, Sudan, Burkina Faso, e c’è anche un ragazzo italiano che ha deciso di partecipare a questa sfida.
Il resto dello staff è composto da Anna Cordella, vicepresidente, e dai dirigenti Gianmarco Negri e Vincenzo Domenico Nobile.
A guidare la panchina sarà il tecnico senegalese Niang Baye Hassane, operatore e mediatore linguistico dei progetti di accoglienza gestiti dalla cooperativa. Il mister ha le idee chiare su quello che sarà l’approccio del suo team:
Siamo pronti, ci siamo allenati, è una bella sfida che cercheremo di affrontare col massimo impegno, non è la mia prima esperienza, perché ho allenato a San Cesario. Sono cinque anni che lavoro con loro. La squadra è nata con l’intento di dare una normalità a questi ragazzi. A loro ho dato un consiglio, ho trasferito un concetto: dobbiamo prendere tutto sul serio. Partecipiamo, siamo competitivi e andiamo per vincere, se non vinciamo è uguale ma l’intento è portare un risultato utile a casa nel massimo rispetto delle regole e con disciplina.