Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Melpignano con il quale la società intende chiarire la propria posizione sui fatti accorsi domenica scorsa a Melissano, costata la sconfitta a tavolino ad entrambe le squadre per decisione del Giudice sportivo.
Eccola di seguito:
L’esito refertato dal Giudice sportivo ci vede assegnare sconfitta a tavolino per entrambe le squadre.
Accettiamo la decisione ma non condividiamo la sua scelta. Nessuno dei nostri giocatori aveva e mai avrà motivo di scatenare una rissa. Ci teniamo a precisare che la partita è stata sospesa in quanto il direttore di gara ha notato personale non registrato in distinta all’interno del campo di gioco mentre la partita era ferma per un provvedimento disciplinare e sulle gradinate alcuni sostenitori di entrambe le squadre discutevano animatamente.
In risposta al presidente del Melissano ci teniamo a chiarire che le persone entrate nel rettangolo di gioco NON ERANO PRESENTI IN DISTINTA e quindi non avrebbero potuto essere lì e ovviamente ci riferiamo a quelle persone che erano lì ma senza la tuta della squadra ospitante ma bensì in semplice abbigliamento giornaliero.
Nessuno dei nostri giocatori si è arrampicato sulla recinzione (perché se così fosse ci risulta difficile credere che non è stato identificato nessuno dei nostri tesserati) tanto meno insultato i loro sostenitori ma semplicemente i nostri giocatori provavano a mantenere la calma (per quanto possibile) in quanto sugli spalti vi erano bambini e parenti di quest ultimi. Sentendoci accusati, inoltre, ci fa piacere far sapere che a partita finita i dirigenti del FC Melissano hanno continuato a infierire nei nostri e nei confronti dei nostri giocatori minacciando e “promettendo” che al ritorno avrebbero fatto di tutto per penalizzare NOI impegnandosi a far interrompere la partita di ritorno.
Si aggiunge che se effettivamente come dicono la società in questione che ci ha ospitato domenica 12/01/2020 viveva in una situazione di piena serenità, NOI siamo stati costretti a contattare le forze dell ordine per cercare di calmare quanto stesse accadendo, perché sentiti minacciati da parte loro.
Stavamo perdendo e forse sarebbe stata la nostra prima sconfitta in campionato e ci può stare, ma noi avremmo preferito portare a termine la partita e comunque uscire a testa alta dal campo di gioco.
Il signor Sanapo ha preso le sue decisioni che possono essere giuste o sbagliate ma purtroppo in queste categorie la responsabilità ricade su un unico direttore di gara.
Convinti che il direttore di gara sopra citato ha agito nel pieno della sua consapevolezza, rispettosi, che per nostro conto la nostra società avrebbe si potuto perdere la partita in questione, ma proveremo a far valere i nostri diritti.