(di Vincenzo Nannavecchia)
La redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto questa settimana mister Giuseppe Urso, allenatore preparato e dotato di un carisma sanguigno e combattivo. Il tecnico ha allenato diverse piazze importanti tra Eccellenza e Promozione, anche al di fuori del confine pugliese. Nel corso della calda estate la chiamata da parte del figlio dello storico presidente della gloriosa società Real Squinzanointenzionata a ripartire dal basso con importanti ambizioni.
Come mai ha deciso sposare il progetto della rinascita dello storico Real Squinzano?
Non è stata una scelta difficile quella che ho fatto, ma ha giocato un ruolo fondamentale la chiamata del direttore sportivo e amico Silvio Allegro. Il resto lo ha fatto il carisma del presidente e il fascino di sedere sulla panchina di una società storica come quella del Real Squinzano. Non appena entrato in sede respiri la storia e il blasone della Società, le foto sulle mure e i trofei ti fanno capire l’importanza di questo blasone. E il potermi confrontare con una persona che ha avuto modo di stare a stretto contatto con professionisti è sicuramente una garanzia
Dando uno sguardo al possibile girone di Terza Categoria a cui parteciperà la squadra, che tipo di campionato si aspetta?
È sicuramente troppo presto per parlare di girone, bisogna aspettare il termine ultimo delle iscrizioni. Tutto dipenderà dalla come verranno gestite le composizioni dei raggruppamenti, se ci sarà un girone di Lecce o se saremo accorpati alle brindisine e tarantine. Stiamo lavorando sul non farci trovare impreparati a qualunque situazione e nella possibilità di giocarcela con tutti.
Le prospettive future in casa Real Squinzano?
Per il momento stiamo lavorando sulla costruzione di un gruppo di ragazzi che insieme formano una squadra. Le nostre prospettive sono di fare bene settimana dopo settimana senza porci del limiti. Chi mi conosce sa perfettamente che non amo fare promesse ma sinceramente non vogliamo essere delle comparse nel campionato ma fare la parte dei protagonisti.
Visto che si stanno svolgendo gli allenamenti, un pregio che sta notando nella sua compagine calcistica e qualcosa invece da migliorare?
Dopo alcune settimane di allenamento denoto diversi pregi dei miei ragazzi, ma quello che più mi salta all’occhio è sicuramente la voglia di stare insieme in gruppo e fare bene. Io personalmente mi sto impegnando molto nel farli lavorare duramente facendoli divertire. Non mi stancherò mai di dire che il calcio in queste categorie è soprattutto divertimento e questa deve essere una regola base. I difetti poi li abbiamo tutti, io in primis ma la cosa importante è saperli riconoscere per migliorarli o eliminare.
Un messaggio che vuole lanciare a tutti i tifosi e simpatizzanti in genere del Real Squinzano?
Il mio augurio è soprattutto di essere sempre vicino alla squadra e a dare a questi ragazzi la spinta che ci vuole per completare un gruppo straordinario. La maglia bianconera è pesantissima per storia e blasone ma può diventare leggerissima da indossare se tutti ci stanno vicino e ci fanno sentire spinti da una passione che il popolo squinzanese può dare. Noi dalla nostra lotteremo sempre per onorare i nostri colori e per dare quante più soddisfazioni alla comunità di Squinzano.