(a cura dell’ufficio stampa del Poggio Imperiale)
Il girone d’andata dell’Asd Poggio Imperiale Calcio si è concluso con la sconfitta casalinga (1-2) con la seconda in classifica, l’Ascoli Satriano. La classifica recita così: ultimo posto in classifica e un solo punto conquistato. Un risultato che non può certo lasciare soddisfatta la dirigenza, con a capo il presidente Antonio D’Atena:
La classifica non ci piace, è chiaro. Sapevamo delle difficoltà cui andavamo incontro, soprattutto scegliendo di far giocare solo ragazzi del posto, in una comunità così piccola. Ma ciononostante nelle ultime giornate la squadra sta crescendo. Speriamo di fare presto dei punti. Chiediamo impegno massimo ai ragazzi ed allo staff tecnico in vista del girone di ritorno.
Dopo la trasferta di San Marco, coincisa con la sconfitta più pesante dell’anno, il Poggio Imperiale sembra avere cambiato atteggiamento: nel 2-0 contro il San Nicandro i biancoblù hanno prodotto una quantità industriale di palle-gol che gridano ancora vendetta per i clamorosi errori. Nell’ultima gara del campionato il Poggio Imperiale ha tenuto testa alla seconda in classifica: dopo essere andato sotto di due gol, ha sfiorato il pareggio (che i ragazzi avrebbero meritato almeno per l’impegno). Sul campo dunque i progressi ci sono, quanto meno sul piano delle prestazioni.
Continua il presidente D’Atena:
Nelle ultime gare ci siamo guadagnati i complimenti e il rispetto delle nostre avversarie, ma non ci basta. Adesso ci attendiamo maggior rispetto e considerazione anche dalla classe arbitrale. Nelle ultime giornate abbiamo assistito ad episodi più che sfavorevoli nei nostri confronti. In tutto il girone d’andata non abbiamo mai alzato la voce, perché sapevamo che i maggiori responsabili dei nostri cattivi risultati eravamo noi stessi. Negli ultimi tempi però abbiamo assistito un po’ a tutto: cartellini a raffica, errori decisivi che hanno cambiato l’inerzia delle gare e decisioni discutibili. Non tolleriamo che ci venga detto che le altre squadre si giocano il campionato, mentre noi non abbiamo nulla da chiedere.
Messe da parte le scorie degli ultimi episodi subiti, il bilancio finale lo traccia il capitano (e vice presidente) Garofalo:
La classifica conta, ma fino a un certo punto. Per lo meno per quest’anno, il primo dopo cinque anni di inattività. Per noi l’obiettivo è fare gruppo e uscire dal campo con un sorriso, nonostante il risultato, dopo ogni gara. A chi ride e riderà dei nostri risultati mi basta rispondere che unire ed impegnare tanti ragazzi diversi tra loro vale più di ogni vittoria. Per questo spirito e per l’impegno, alla mia squadra sento di non dover rimproverare nulla in questo girone di andata.