(a cura dell’ufficio stampa dell’Audace Fragagnano)
Dopo essere stata fondata in piena estate, l’Asd Audace Fragagnano 2020, si è messa subito a lavoro per far ripartire il movimento calcistico fragagnanese tramite una prima squadra e un settore giovanile ben allestiti. Uno dei primi tasselli di questo nuovo progetto è stato mister Mimmo Frusi. Il nuovo tecnico, oltre ad aver indossato la casacca biancoverde nei primi anni Duemila, presenta un curriculum da allenatore di tutto rispetto: dopo l’esperienza sulla panchina degli Allievi provinciali del San Marzano, passa al Martina Franca in qualità di vice allenatore degli Allievi nazionali per poi allenare la Juniores regionale del San Marzano, la Virtus Maruggio in Terza Categoria, il Latiano in Seconda Categoria, il San Marzano in Prima Categoria e, infine, nuovamente il Latiano in Prima Categoria.
Ecco che, attraverso i canali ufficiali della società, il neo tecnico parla di cosa l’ha spinto ad accettare la proposta della nuova società e fa il punto sulla situazione attuale.
Il progetto Audace è nato solamente pochi mesi fa, cosa ti ha spinto ad accettare questa sfida completamente nuova?
Intanto, grazie della possibilità che mi date. Dopo le ultime due stagioni in Prima Categoria avevo deciso di dedicarmi al 100%, per questa stagione, alla mia scuola calcio. Mi serviva staccare la spina dopo che ho vissuto le ultime esperienze con molti punti interrogativi, raggiungendo comunque, con orgoglio, gli obiettivi prefissati dalla dirigenza. I primi di settembre vengo contattato dai componenti della neonata società nelle persone di Giuseppe Lonoce, Salvatore Braccio e la presidente Rossella Ditaranto, in un primo momento ero scettico nell’intraprendere una nuova avventura, per lo più ripartendo dal basso. In quell’incontro, la società mi ha illustrato il suo programma e, dopo qualche giorno di riflessione, ho dato la mia disponibilità nel far ripartire il calcio a Fragagnano. Ho accettato per diversi motivi, perché la Fragagnano calcistica merita categorie superiori, ex calciatore, il “Santa Sofia”, i tifosi, i tanti simpatizzanti e i tanti amici. La motivazione che più di tutte mi ha spinto ad accettare, però, deriva dal cuore, pochi mesi fa ho perso uno zio, un fragagnanese doc, tifoso e dirigente che desiderava vedermi sulla panchina del suo Fragagnano: Paolo Massaro. Me lo diceva sempre e, anche se la chiamata è arrivata dopo la sua scomparsa, sono convinto che sarà comunque felice di questa mia scelta e che farà il tifo per me e per questi colori come ha sempre fatto quando era in vita.
Dover scendere di livello ha avuto un peso nella tua decisione?
Non ho pensato alla categoria, ma conta che qui si può lavorare bene, si può crescere e possiamo divertirci. Non ci nascondiamo, nessuno gioca per perdere, vogliamo fare una bella figura cercando di raggiungere il prima possibile la categoria superiore. Non sarà facile ma ce la metteremo tutta. Nello specifico, in cosa consiste e quali sono gli obiettivi di questo progetto? Quando si riparte, lo si fa dalle risorse locali: l’intenzione sta nel dare la possibilità ai tanti giovani fragagnanesi di mettersi in mostra. Questa nuova avventura, quindi, significa anche ricostruire e dare vita ad un qualcosa che deve essere condiviso da tutti. Il nostro obiettivo sarà proprio quello, ripartire dai giovani e delle forze locali.
Che riscontri hai avuto da parte della comunità fragagnanese?
Come già detto in apertura, a Fragagnano ho molti amici e conoscenti, ho ricevuto diversi messaggi e chiamate di benvenuto. Ad oggi, manca ancora un incontro con i gruppi di tifosi che, a causa della situazione Covid-19, non possono prendere parte agli allenamenti che, come imposto dal protocollo, stiamo svolgendo a porte chiuse. Appena sarà possibile non mancherà un incontro per illustrare anche a loro le idee che la società porterà avanti con umiltà e professionalità.
A proposito degli allenamenti, sono ormai settimane che la squadra si allena sotto i tuoi ordini, quali sono le impressioni e le sensazioni avute fino a questo momento?
Abbiamo iniziato organizzando qualche raduno dove diversi ragazzi, sia del posto, che dei paesi limitrofi, si sono messi in mostra, non ho fatto una selezione perché voglio dare a tutti la possibilità di mettersi in gioco. Ora è da un paio di settimane che stiamo lavorando e devo dire che i ragazzi sono presenti e vogliosi di far parte di questo progetto, c’è spirito di sacrificio e tanta voglia di dimostrare il proprio valore. Ho dei ragazzi con ottime qualità sia individuali che di squadra: qualcuno di loro ha già alle spalle diversi campionati di Promozione, Prima Categoria e Seconda Categoria, altri, invece, sono giovani su cui ci si può lavorare e far migliorare.
Dobbiamo aspettarci qualche alto movimento in chiave mercato?
Da quando ho accettato il nuovo incarico mi sono messo subito al lavoro per cercare di portare qualche giocatore più esperto, attualmente ho una rosa abbastanza ampia che mi permette di lavorare e di valutare cosa potrebbe mancare per essere più competitivi. Bisogna dire che, in questo periodo, a stagione già iniziata per tutte le altre categorie, diventa difficile trovare disponibilità da ragazzi già accasati altrove. Tra qualche giorno la società ufficializzerà altri elementi che daranno un grosso contributo nel corso della stagione. Comunque, porto avanti dei contatti che potranno, magari all’apertura del mercato di dicembre, vestire biancoverde.
Le avversarie del campionato di Terza Categoria Brindisi saranno Cellino, Soccer Team Fasano, Statte, Valesio Sport Torchiarolo, Virtus Mesagne e Virtus Maruggio. Cosa ti aspetti da questo campionato?
Su Taranto e provincia sono poche squadre e diventa complicato raggiungere un numero minimo per formare un gruppo di tarantine. Quindi, sarà un girone a sette squadre suddiviso tra le già citate tarantine e le brindisine, io personalmente speravo di raggiungere un minimo di otto o dieci squadre per evitare riposi e allungare di qualche partita questo torneo. Mi aspetto, comunque, di riuscire a centrare le prime posizioni per avere la matematica certezza dell’ammissione al campionato superiore.
Fiducioso che il campionato possa essere portato al termine o temi un ulteriore stop a causa del Covid-19?
Stiamo vivendo tutti un momento difficile, la speranza è quella di uscire al più presto da questa situazione, ma dipende solo da noi. Stiamo attraversando una sorta di secondo lockdown, sperando che sia l’ultimo sforzo affinché tutto ritorni alla normalità. Sono fiducioso partiremo e non ci fermeremo più. Forza Fragagnano, forza Audace.