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(a cura dell’ufficio stampa della Turris)
La squalifica di cinque giornate comminata dal Giudice sportivo al calciatore della Turris Giovanni Liberti, ha scatenato l’ira della compagine corallina che ritiene sia stata compiuta una vera e propria ingiustizia nei confronti del proprio tesserato.
Di seguito le parole del presidente Antonio Colantonio che annuncia un pronto ricorso:
Purtroppo, per l’ennesima volta, ci troviamo a dover fronteggiare un’ingiustizia. Il nostro giocatore Liberti non ha assolutamente commesso i fatti contestati; semplicemente nella zona del riscaldamento c’è una fontana vicino ad un muro e il giocatore, pronto ad entrare in campo, stava bevendo e aggiustandosi la maglia che, da regolamento, va messa nei pantaloncini. La cosa grave è che a sostegno della squalifica c’è solo la testimonianza dell’assistente dell’arbitro posizionato dal lato opposto del terreno di gioco. La stessa società ospite, sentito il segretario, ci ha confermato che il nostro giocatore non ha fatto nulla di quanto contestato. Sono amareggiato per questa decisione del Giudice sportivo contro cui presenteremo ricorso per far valere le nostre ragioni. La Turris è una società seria e i nostri calciatori rispettano sia le regole di gioco, che quelle etiche e morali, che impone questa disciplina.