Danilo Pagni, neo direttore sportivo del Taranto, da qualche settimana lavora sul fronte della guida tecnica. È intervenuto quest’oggi in esclusiva per i lettori di DilettantiPuglia24 per parlare anzitutto della sua scelta di tornare in riva allo Ionio:
Tutto nasce da una telefonata con Vittorio Galigani. Parlando di questo suo interessamento nei confronti del Taranto, è venuto fuori il discorso relativo alla possibilità di poter andare nella Serie C d’élite. Da qui in avanti il discorso e maturato, finché non mi ha portato dal presidente Giove che conoscevo da quando ero ragazzino. Quest’ultimo mi ha coinvolto insieme alla famiglia, inoltre io avevo lasciato questa sfida a metà con la salvezza storica a Taranto grazie alla costruzione di una grande squadra, ma purtroppo mi ritrovai nel cambio proprietà. Quindi a questo punto vorrei concludere quella missione, perché a me piace molto investire sul bacino d’utenza, e questa è una piazza che storicamente deve confermarsi ad alti livelli, perciò bisognerà lavorare per confermare ciò.
Una tifoseria calda quella rossoblù, la quale in virtù delle grandi contestazioni avrebbe potuto, forse, farti cambiare idea:
Quando sono arrivato a Taranto c’era una situazione peggiore, solo la categoria era migliore. Avevo un ottimo rapporto con Blasi. Ora però, è il momento della compattezza: il Taranto non è né di Galigani né di Pagni, abbiamo bisogno che tutti remino nello stesso verso. Soltanto con la compattezza siamo in vantaggio sull’avversario. Io capisco i tifosi i quali hanno tutti i motivi per esser scontenti, ma ribadisco, l’unica ricetta per risolvere i problemi è la compattezza.
Capitolo calciomercato: dal tecnico alla rosa, sono stati accostati tanti nomi al vostro club, ma in verità, come vi state muovendo:
Premetto che io, i veste di nuovo direttore sportivo del Taranto, non ho mai chiamato Feola, seppur sia un tecnico che stimo e considero molto competente. Io ho chiamato solo un tecnico giovane e promettente, nessun’altro. Ho ricevuto chiamate da terze parti, ma questo non è un casting. Tutti si propongono direttamente e indirettamente, come è giusto che sia, ma io non ho mai chiamato o incontrato nessuno. Ho grande rispetto nei confronti di tutti i nomi accostati a questa piazza, perché sono degli amici e degli ottimi professionisti. Penso che sia prematuro capire in quali ruoli investire, ciò accadrà solo dopo l’annuncio del tecnico e quindi con il progetto tecnico ben presente. Ci sono tanti buoni giocatori perché la rosa costruita lo scorso anno è ottima, perciò non è detto che quei giocatori che quest’anno hanno reso sotto le aspettative, non possano esser confermati. Sicuramente qualcosa la guadagneremo dalle cessioni, e Ferrara è uno dei giocatori che sta sul mercato. Nonostante sia un buon profilo e diverse squadre sembrano interessate al ragazzo, io ad oggi non sono stato ancora contattato da qualsiasi società. Ho avuto modo di parlare solamente con l’agente, il quale si è reso molto disponibile. Sicuramente chi acquisterà il ragazzo farà un affare.
Infine, si parla di mercato argentino e lei spesso ha presentato l’identikit del giocatore che state cercando. Le faccio un nome: Facundo Coira.
Non è Coira il profilo di cui parlavo tempo fa, è un giocatore molto buono ma può giocare solamente come trequartista. Il ragazzo che cerchiamo ha passaporto extracomunitario e ha giocato quest’anno in Argentina.