
Antonio Foglia Manzillo © Daniele Nestola
(di Vincenzo Nannavecchia)
DilettantiPuglia24 questa volta ha raggiunto Antonio Foglia Manzillo, esperto tecnico campano grande conoscitore della Serie D ed ex trainer della squadra salentina del Nardò nello scorso campionato. Di seguito l’intervista sulla situazione attuale del calcio dilettantistico.
Considerati i numerosi rinvii domenicali per l’emergenza sanitaria in corso, ritiene che il campionato di Serie D sia in qualche modo falsato?
Assolutamente sì, in quanto non tutte le squadre si sono trovate nelle stesse condizioni: chi è dovuto stare fermo e fare la quarantena chiaramente alla lunga risulterà penalizzato nei confronti di chi ha potuto giocare il suo campionato senza intoppi.
Alla luce di ciò, ritiene giusto continuare a giocare o sarebbe meglio bloccare il campionato per consentire a tutte le squadre di giocare in modo tale da riallineare nuovamente il campionato?
Il campionato dovrà per forza di cose ad un certo punto essere fermato, ma non ora, adesso bisogna andare spediti e giocare quante più partite possibili. Una volta arrivati a quattro, cinque gare dal termine si dovrà però fermare il tutto per permettere un allineamento totale: le ultime partite devono obbligatoriamente essere giocate tutte in contemporanea.
I campionati regionali di Eccellenza, equiparati ai campionati nazionali dilettanti, riprenderanno nel più breve tempo possibile secondo i protocolli nazionali (anche se incerto sarà il format). Cosa ne pensa?
Ritengo sia giusto far ripartire l’Eccellenza, chiaramente in totale sicurezza e con protocolli precisi. Certo il format sarà sicuramente discutibile ma questa è stata una stagione particolare dove sarebbe cosa buona da parte di tutti non alimentare polemiche ed accettare anche se a malincuore tutto ciò che ci viene detto di fare.
Secondo lei qual è la favorita alla vittoria finale del campionato di Serie D?
Quest’anno finalmente stiamo assistendo ad un torneo molto emozionante ed incerto, in estate avevo pronosticato il Casarano, con il Taranto possibile sorpresa, per cui adesso non mi rimangio nulla anzi confermo in toto tale pronostico. Detto questo ad oggi sono veramente tante le squadre che possono ambire alla vittoria finale.
Lei ha giocato ad alti livelli ed ha raggiunto anche buoni risultati da allenatore. Come mai ora questo periodo di inattività? Ha ricevuto qualche proposta per rientrare sui campi di calcio?
In estate a Nardò, convinti del ripescaggio, stavamo già programmando la stagione agonistica. Contemporaneamente però ho ricevuto una proposta dai professionisti. Serie D per Serie D non avrei mai cambiato, ma quando arriva una chance di categoria superiore. anche e soprattutto per un discorso di ambizione, difficilmente si può rifiutare. Così di comune accordo con la proprietà decisi di accettare tale proposta. Purtroppo però a metà agosto la situazione non si concretizzò. Durante la stagione più di qualche colloquio c’è stato, ma nessun progetto mi ha particolarmente convinto, per cui per adesso rimango in attesa, senza farne una tragedia qualora dovessi restare fermo un anno, certo sarebbe la prima volta in carriera, un po’ strano mi fa.
Qual è il suo parere sul magico momento calcistico della squadra neretina?
Sto seguendo con grande attenzione e partecipazione la stagione del Nardò, è l’unica piazza in cui ho allenato due anni, anche se non in maniera consecutiva. Avverto un profondo legame con la società, con i tifosi e con quella terra, in generale, il Salento mi ha veramente catturato. Stanno disputando davvero un gran bel campionato, ma non sono affatto sorpreso, già lo scorso anno la società si stava strutturando per un percorso di alto profilo e questi risultati non sono altro che la logica conseguenza di un lavoro che parte da molto lontano, auguro loro di raggiungere gli obiettivi prefissati nel più breve tempo possibile.