(da La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sarà un addio o un arrivederci? Ritornerà il calcio a San Severo o resterà ad Apricena? Che fine faranno i quasi cento anni di storia della società giallogranata? Interrogativi che si pongono i tifosi del San Severo dopo il cambio di nome con l’aggiunta di “Alto Tavoliere” e dopo l’annuncio della società di disputare il prossimo campionato nella città della Pietra.
“La nostra storia resta tale – dice stizzito il segretario dei giallogranata, Vincenzo Pacentra -, giocheremo ad Apricena solo perché siamo senza campo per la non omologazione del “Ricciardelli” da parte della federazione. Ritorneremo a giocare a San Severo non appena l’amministrazione interverrà sulla struttura. La matricola è sempre la stessa, la storia non è affatto cancellata”.
E poi sul trasferimento ad Apricena: “Non riesco a spiegarmi tutto questo polverone – continua il segretario del San Severo, che proprio in questi ultimi giorni ha preparato tutta la documentazione per l’iscrizione e per il cambio della denominazione sociale -. Al nostro primo anno di Serie D andammo a giocare per tutta la stagione a Lucera, poi quando ci fu dato il permesso di giocare al “Ricciardelli”, ritornammo a San Severo. Sarà così anche questa volta”.
Nel frattempo, per quanto riguarda il mercato, il direttore sportivo Pierluigi Marino si è assicurato le prestazioni di Federico Cappelli, Francesco Buonocore e Francesco Mazzella. Cappelli è un centrocampista classe ’98 cresciuto nell’Avellino e l’anno scorso al Picciola, squadra di Eccellenza campana. Buonocore è un centrocampista offensivo classe ’99 cresciuto nella Salernitana, che lo scorso anno ha vestito le maglie di Cervinara e San Tommaso in Eccellenza campana. Mazzella invece è un portiere classe ’99 cresciuto nel Napoli, società da cui arriva.