(di Vincenzo Nannavecchia)
La redazione DilettantiPuglia24 ha raggiunto per un’interessante chiacchierata il dirigente di lungo corso e da sempre vicino ai colori granata, Fernando Pero. Un factotum nella società del Nardò, visto che ricopre il ruolo sia di segretario che di responsabile della comunicazione.
Come si sta vivendo nella città di Nardò la vittoria dei playoff di Serie D con l’inserimento in graduatoria di posizione privilegiata in caso di ripescaggio in Serie C?
Una situazione particolare: di speranza e di attesa. C’è un’aria frizzante, oserei dire strana, dal momento che questi momenti non sono certo consueti nella vita sportiva di una società. Chiaramente auspichiamo di farcela, anche se le tempistiche e i requisiti richiesti metteranno a dura prova tutti noi. Ma mi sento di dire che ce lo meritiamo per l’immane lavoro svolto.
Secondo il parere di molti addetti ai lavori, il campionato di Serie D girone H appena conclusosi è stato uno dei più difficili di sempre. Qual è il grado di difficoltà secondo lei?
Mi sento di concordare, pur rivolgendo uno sguardo al passato. Stranamente la mancanza di grosse piazze ha alimentato le speranze e le possibilità per molte piazze, quindi in tanti, ai nastri di partenza, hanno pianificato un’annata a vincere. Tante squadre importanti con altrettanti importanti investimenti. Chiaramente, strada facendo, il campionato svela il suo cammino e molti sono costretti a rivedere il proprio percorso.
Quanto è stato fondamentale l’apporto di Nicola Ragno per il raggiungimento di questo prestigioso risultato in casa neretina?
Hai usato l’aggettivo giusto: fondamentale! Determinato, preparato, carismatico. Un tecnico che vuole vincere e che non lascia nulla al caso per raggiungere l’obbiettivo, capace di mandare in campo una squadra sempre al top.
Le prospettive future in casa Nardò?
Siamo giunti al quinto anno di un progetto promosso da Alessio Antico. Un uomo di campo che dedica anima e cuore alla causa. Una persona autentica e determinata, con quel filo di pazzia per un’impresa che cinque anni fa è stata definita impossibile. Accanto a lui il direttore sportivo Silvano Toma e, con estrema modestia, il sottoscritto. E tanti altri amici in ruoli minori, ma essenziali. Il cammino, inizialmente tortuoso, ha cominciato a delinearsi. E quando vuoi raggiungere i risultati, tutto torna. L’AC Nardò è una società fatta di amici di Nardò che amano il Nardò, con due main sponsor importanti: BRB Barbetta Holding e Gianel Shoes, e una sequela di piccoli imprenditori. Forse questo fa la differenza rispetto ad altre piazze. A Nardò viene prima il Nardò e la maglia granata. Con queste premesse le prospettive future sono certamente di continuità e di ambizione.
Quale messaggio vuole lanciare a tutti gli sportivi, simpatizzanti e classe imprenditoriale di Nardò?
Il messaggio è quello di essere sempre al fianco del Toro. L’unione fa la forza, e la crescente fiducia acquisita é stata investita in questo sport che tutti amiamo. L’ho premesso: il Nardò calcio è frutto di amicizia vera, quindi trasparenza e chiarezza, elementi cardine che portano lontano.