
Loredana Lezoche © Molfetta Calcio
(a cura dell’ufficio stampa della Molfetta Calcio)
Inizia a delinearsi il puzzle societario intorno alla Molfetta Calcio. Sono tre le nuove figure che comporranno l’organigramma della società biancorossa nella prossima stagione.
Antonio Caiati ritorna alla Molfetta Calcio: avrebbe dovuto lasciare la società molfettese e il ruolo di segretario generale ma ritorna al team presieduto da Ennio Cormio con il ruolo di direttore amministrativo. Il suo commento:
È un ruolo prestigioso che mi affascina e mi permetterà di stare al centro delle decisioni della società che sta cambiando pelle diventando una vera e propria azienda. Porto in dote capacità professionali maturate in ambito lavorativo e sportivo e tanto entusiasmo per la nuova stagione.
Alla segreteria generale, invece, ci sarà Michele Jacono, lo scorso anno addetto alla terna arbitrale, che commenta così la nomina:
Si tratta di un incarico delicato che intendo svolgere utilizzando criteri di condivisione del lavoro. Non esisterò solo io, punto ad un coordinamento dell’intera segreteria. Dobbiamo essere una squadra non solo in campo ma anche in segreteria. Una squadra è fatta di persone intercambiabili pronte ad aiutarsi e supportarsi vicendevolmente.
Il grande pezzo del puzzle biancorosso, però, è la nomina di Loredana Lezoche quale nuovo direttore generale della Molfetta Calcio. Una scelta rosa per una donna di sport che già lo scorso anno ha sposato il progetto calcistico molfettese dando una sfumatura rosa al biancorosso cittadino. Imprenditrice, amante dello sport, ma soprattutto donna grintosa, Loredana Lezoche raccoglie il ruolo di Beppe Camicia. Le sue prime dichiarazioni:
Per me è una nuova avventura, non semplice, ma molto stimolante, dove l’obiettivo principale è far bene e contribuire alla crescita di questa società. La Molfetta Calcio ha tredici squadre giovanili, una squadra femminile su cui mi sono battuta in prima persona, ottenendo delle importanti soddisfazioni che sono gli occhi di tutti e su cui continueremo a lavorare per dare un seguito concreto. Quello affidatomi è un ruolo nuovo per me e ringrazio l’amministratore delegato Saverio Bufi che mi ha cercato e stimolato. Il mio obiettivo è costruire qualcosa che possa essere un motivo di crescita per ragazzi e ragazze. Non si tratta di uno slogan, ma è importante far intendere come il mondo dei grandi debba contribuire con i fatti a rapportarsi con quello dei più giovani. Uomini e donne insieme possono coesistere e si completano. La Molfetta Calcio è un progetto in cui ci sono tante donne che spendono il proprio tempo per la società. L’amore e la passione per questa squadra deve essere trasversale, deve abbracciare la donna e l’uomo, il bambino e l’adulto ricordando sempre che noi adulti, prima di essere persone e dirigenti, abbiamo un ruolo educativo. Proprio l’educazione sportiva è tra gli obiettivi che vogliamo portare avanti, in quanto i valori sportivi, intesi come valori di vita, devono nascere prima fuori dal rettangolo di gioco. La scelta di accettare un ruolo di grande responsabilità non è stato semplice, ma sono qui per dare il mio contributo e per crescere con questa società. Oggi la Molfetta Calcio può dare un valido ed importante contributo per la ripartenza dopo quest’emergenza sanitaria e fornire ai giovani un valida opportunità per rimanere legati ad un territorio che può offrire ancora molto.