(di Vincenzo Nannavecchia)
Per il consolidato appuntamento con le interviste ai protagonisti del calcio dilettantistico pugliese, la redazione di DilettantiPuglia24 ha raggiunto questa volta Claudio De Luca, giovane tecnico originario di Castellana Grotte. Nonostante la giovane età, De Luca annovera un curriculum da allenatore di tutto rispetto avendo allenato in piazze importanti quali Monopoli, Bisceglie, Gravina, Altamura e Brindisi, ottenendo sempre discreti risultati.
A novanta minuti dalla fine del campionato di Serie D è davvero emozionante il duello a distanza di domenica prossima tra la capolista Taranto e la diretta inseguitrici Picerno, separate da un solo punto. Qual è il suo parere su questo duello e su questo campionato così equilibrato fino alla fine del torneo?
Il campionato Serie d girone H è storicamente uno dei più importanti e difficili, quasi ogni anno si decide all’ultima giornata. Anche quest’anno sarà così.
In zona salvezza, invece, dopo la sconfitta di domenica scorsa in quel di Casarano, sembra ormai segnato il destino del Brindisi. Cosa ne pensa al riguardo?
Una piazza come Brindisi non merita assolutamente tutto ciò che è successo negli ultimi anni. Abbiamo passato mesi difficili dove è stato subito cambiato il progetto iniziale. Spero si possa salvare.
A proposito invece del campionato di Eccellenza appena terminato, come giudica questa stagione segnata dall’emergenza sanitaria e quale tra le formazioni impegnate nei playoff ritiene più accreditata al salto di categoria?
Anche il campionato di Eccellenza causa covid è stato un campionato diverso dagli ultimi anni. Barletta e Martina le squadre più accreditate.
Il lungo calciomercato aperto nei dilettanti può aver falsato secondo lei gli equilibri in vetta e in zona retrocessione nei campionati dilettanti?
Il lungo calciomercato ha salvato tante squadre ma allo stesso tempo creato problemi ad altre società.
Cosa ci dobbiamo aspettare nel suo immediato futuro da un tecnico esperto e conoscitore della categoria come lei?
Per la prossima stagione accetterò solo progetti sei. Lo scorso anno la rinuncia della Sly Trani mi ha costretto a grossi sacrifici, visto che questo è l’unico lavoro sul quale è poggiata la mia famiglia.