Ha avuto la pazienza di aspettare il suo momento, e quando è stato chiamato in causa è risultato decisivo, determinante nella conquista della Serie D. Tra i primi riconfermati per la prossima stagione che vedrà l’Usd Bitonto Calcio impegnata nel massimo campionato dilettantistico nazionale c’è Vito Vitucci, il portiere bitontino doc, classe ’85, che lo scorso anno con la maglia dell’Omnia, specie nella parte finale di stagione, si è resto protagonista di interventi prodigiosi che hanno contribuito poi al trionfo finale.
Per Vitucci si tratta di un ritorno in Serie D, una categoria che lo ha già visto protagonista in piazze importanti, tra cui Brindisi e Bitonto, ma anche Rutigliano, Arzachena e Genzano di Lucania.
«È un’emozione bellissima – ha commentato Vitucci – e farlo con la squadra della propria città ti dà più responsabilità sulle spalle. Ma affronterò questa nuova avventura con l’entusiasmo di un ragazzino».
Il ruolo del portiere è decisamente difficile, anche perché nel calcio attuale si punta molto agli under. E dunque ritagliarsi uno spazio sarà sicuramente ancora una volta arduo. «Sicuramente sarò affiancato da due portieri under – ha aggiunto il portiere bitontino –, io farò quello che più mi riesce meglio, allenarmi sempre al massimo, aiutare i ragazzi e cercare di farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa. Negli ultimi anni partivo per fare da chioccia ai giovani e poi finivo per giocare, quindi vedremo cosa accadrà quest’anno».
Uno sguardo ai momenti salienti del trionfo di poche settimane fa in Eccellenza. «La parata più bella è stata sicuramente quella a Casarano sul tiro di D’Arcante da fuori area – ha ricordato –, mentre la più importante quella contro l’Afragolese su colpo di testa ravvicinato, con susseguente gol annullato».
Vitucci quest’anno si ritroverà, assieme a tutto il pacchetto portieri, Lorenzo Fasciano come preparatore dei portieri. «Conosco mister Fasciano, l’ho già avuto a Bitonto e Trani, lo ritengo un gran bel preparatore. Ma sento il dovere sincero di ringraziare Michele Elia, sia come uomo sia come allenatore, è anche merito suo e dei suoi allenamenti se sono stato decisivo nel finale di campionato. Purtroppo non lavoreremo più insieme quest’anno ma il calcio è questo».
Dopo tanti anni di calcio, e con tanta esperienza alle spalle, come ci si approccia ad una nuova stagione? E come bisognerà affrontare una categoria difficile come la D? Quanto sarà importante il sostegno della città? «Nella vita c’è sempre da imparare, per quanto mi riguarda nel calcio cerco di aggiornarmi sempre per essere un portiere moderno che sia partecipe soprattutto in fase di costruzione, e quindi abile con i piedi – ha analizzato Vitucci –. La Serie D è difficile, molto più difficile dell’Eccellenza, andremo a giocare in campi caldi dove fare risultato sarà durissimo, per questo l’apporto degli ultras e di tutta la città dovrà essere fondamentale, loro devono darci quella forza in più per superare l’ostacolo, soprattutto quando giochiamo in casa. La D è un patrimonio della città, che bisogna difendere con i denti».