“Nessuna paura delle vertigini, ora che abbiamo completato la scalata e la rimonta non ce lo possiamo permettere, non sul più bello“. Esordisce così Nicola Ragno, tecnico del Bisceglie nell’intervista a Gianluca Di Marzio. La sua squadra dalla scorsa giornata di campionato ha assunto la guida del girone H di Serie D e sogna il ritorno nel calcio professionistico a 19 anni da quell’estate 1998 che in questa città in riva al Mar Adriatico, distante 35 chilometri da Bari, ha rappresentato l’ultimo sprazzo di Serie C prima di un lungo peregrinare nell’inferno delle categorie inferiori.
Domenica si dovrà passare dalle forche caudine di Nocera Inferiore, sul campo della Nocerina, terza a -4 dalla vetta. “Sarà una finalissima, inutile nasconderlo – ammette Ragno – è la partita nella quale possiamo diventare assoluti padroni delle nostre fortune. Vincere a Nocera non sarà semplice, ma fuori casa abbiamo già portato a casa il bottino pieno dieci volte in stagione“.
Non ama i mezzi termini, l’allenatore biscegliese, che di promozioni se ne intende: sono già otto nel suo curriculum, che a Bisceglie lo ha già portato per un biennio cinque anni fa. “Domenica si decide il campionato, perché nell’ultimo turno casalingo ospiteremo un Agropoli già retrocesso. È la settimana più importante della carriera per molti dei miei calciatori“.