Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma dell’Asd Sanarica. La società pretende rispetto da parte della Figc e soprattutto dall’Aia.
Di seguito il comunicato integrale:
L’Asd Sanarica, al termine della sconfitta patita nella gara odierna valida per la nona giornata del campionato regionale di Seconda Categoria a Galatone contro il Real Galatone pretende a gran voce rispetto verso la nostra società sportiva da parte della Figc e soprattutto dall’Aia, che inviano a dirigere partite importanti, giovani direttori di gara, senza personalità, polso, con condizione atletica insufficiente e soprattutto non conoscendo le elementari regole del giuoco del calcio, che hanno determinato in modo scandaloso l’evolversi negativo nei nostri confronti della partita odierna.
A seguire la partita della compagine sanarichese in tribuna, vi erano circa quaranta persone, tra loro il presidente e cinque dirigenti, al lato dei quali vi erano ben due commissari dell’arbitro e altre due persone verosimilmente appartenenti a qualche sezione territoriale dell’Aia, che ad ogni errore plateale commesso dal giovane direttore di gara, Carlo Mazzeo della sezione di Lecce, ridevano sarcasticamente alle nostre più che comprensibili contestazioni, non avendo modo di giustificare l’arbitraggio.
Questa società è costretta a portare all’evidenza degli episodi determinanti che hanno portato al risultato finale della partita, elencando soltanto quelli più significativi tralasciando tutti gli altri. In particolare al 35′ della prima frazione, l’arbitro Mazzeo iniziava a perdere il controllo dell’incontro inspiegabilmente, poiché fino a quel punto aveva anche arbitrato bene, seppur sempre lontano all’azione, fischiando tutti i falli a favore del Sanarica al Galatone. Poi al 42′ sale alla ribalta in negativo, quando con palla protetta dal difensore sanarichese per farla uscire sul fondo e battere il relativo rinvio, mentre tutti i calciatori delle due squadre si posizionano per riprendere il gioco, l’arbitro fischia nell’incrudelita generale una punizione in favore dei locali, sulla cui punizione i locali passano in vantaggio. Al terzo minuto del secondo tempo succede l’incredibile, quando l’arbitro torna alla ribalta, fischiando un calcio di rigore per un caduta in area di un attaccante del Galatone dopo oltre cinque secondi e dopo che i difensori del Sanarica avevano reimpostato il gioco. Rigore che comunque verrà sbagliato. Al 66′ En Nassim del Sanarica appena entrato, mette in mezzo un cross, deviato da un difensore del Galatone, palla che cambia traiettoria giungendo sul piede dell’attaccante Luca Spagna a quattro metri dalla porta, che nel momento di calciare a botta sicura viene fermato tra lo sconcerto generale, poiché per l’arbitro lo stesso si trovava in posizione di fuorigioco (sic!). Con il risultato di 1-1, al 91′ il Galatone ringrazia ancora l’arbitro che lontano cinquanta metri, dall’azione non fischia un fuorigioco di due metri di ben due attaccanti che si involano in porta, consentendo il gol del 2-1. Cosa che accade nuovamente tre minuti più tardi ancora nel recupero, quando l’arbitro lontanissimo dall’azione non fischia un fuorigioco dell’attaccante che riceve palla realizzando la terza rete.
In considerazione che il Sanarica oltre ad aver disputato un incontro contro una squadra avversaria, ha dovuto confrontarsi con il direttore di gara, che seppur penalizzati in modo plateale, tutta la squadra ha portato il massimo rispetto verso quella divisa, non subendo alcuna ammonizione seppur furiosi per gli errori commessi, che il presidente ed il dirigente accompagnatore nel ritirare i documenti a fine gara, hanno ricevuto le scuse dei commissari presenti all’interno dello spogliatoio dell’arbitro che in quel momento era intento a fare la doccia, seppur consapevoli che i giovani arbitri debbano maturare, chiedono agli enti preposti, di evitare, come purtroppo accade sempre con maggior frequenza, direttori di gara impreparati sotto tutti i punti di vista e comunque di inviarli in partite di meno interesse a livello classifica e non come quella odierna in cui giocano società impegnate a giocarsi una importante fetta di campionato.