
Vincenzo Tagliente © ASD RF Carovigno 1949
(di Vincenzo Nannavecchia)
Questa settimana la redazione di DilettantiPuglia24 ha avuto una piacevole chiacchierata con mister Enzo Tagliente. Profondo conoscitore del calcio dilettantistico pugliese, nonché storico calciatore professionista con le maglie, tra le altre, di Molfetta, Crotone, Matera, Nardò, in estate ha sposato in pieno il progetto della società calcistica del Real Carovigno, militante nel girone C del campionato di Seconda Categoria pugliese, mettendosi in discussione per la prima volta come allenatore di una prima squadra dopo una lunga esperienza coi giovani della sua scuola calcio.
Lei ha sempre lavorato con i giovani avendo in Carovigno una scuola calcio. Cosa l’ha spinta ad accettare la proposta della società del Real Carovigno e a mettersi non gioco nelle sua città?
Erano anni che il presidente Turco mi diceva che appena si poteva ripartire dovevamo lavorare assieme ripartendo da zero con poche spese e ben oculate e mirate a fare bene senza strafare.
Quale apporto può dare in maniera positiva e dinamica per far risalire la china al Carovigno dopo anni bui e la mancata iscrizione al campionato di Promozione?
La mancata iscrizione è stata voluta dalla vecchia società, troppe cose che non andavano. Adesso bisogna ripartire con questa nuova società e tanti giovani locali che hanno voglia di fare bene e portare il Carovigno nelle categorie che più competono alla città.
Secondo lei quale la favorita alla vittoria finale del campionato di Serie D?
Per quanto riguarda il campionato di Serie D, vedo bene il Taranto del mio amico Laterza, avendo costruito una squadra composta da un mix di giovani e di esperienza anche se non è facile in una piazza con la pressione come quella di Taranto.
Quale invece la favorita alla vittoria finale nei due gironi dell’Eccellenza pugliese?
Penso Manfredonia e Martina, anche se sarà un campionato anomalo.