Manuel Mazzotta, presidente del Melendugno Calcio, con i suoi ventiquattro anni è tra i presidenti più giovani del calcio pugliese. L’ufficio stampa della sua squadra lo ha intervistato per il lettori di DilettantiPuglia24.
Presidente, lei è uno dei più giovani nel calcio pugliese a ricoprire questo ruolo di grande responsabilità. Come mai questa scelta?
Lo scorso anno, dopo dieci anni di assenza, ho fatto rinascere il calcio a Melendugno, avevo solo ventitré anni. Sono sempre stato una persona ambiziosa, un ragazzo giovane che ha voluto subito bruciare in fretta le tappe, mettersi in gioco, dimostrare il proprio valore e vincere. Sì, perché io non amo partecipare, ma gioco per vincere. Il mio motto è “Quando partecipiamo noi, per gli altri c’è posto solo per il secondo posto”. Lo scorso anno, ho composto una squadra di grande livello ed abbiamo scritto la storia, al primo anno abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere (campionato, Coppa e Super Coppa). Quest’anno la stessa cosa: ho composto, insieme al direttore sportivo, Diego Margiotta, una squadra di venticinque calciatori, uno più forte dell’altro, ed abbiamo la stessa voglia dello scorso anno quello di rivincere tutto quello che si può vincere. Dedico, e dedichiamo, anima e cuore per questa squadra. Stiamo facendo, e vogliamo continuare a fare, grandi cose per questo paese che merita palcoscenici importanti, e devo dire che da due anni a questa parte si sente parlare spesso del Melendugno.
In effetti, nello stadio di Melendugno, dopo dieci anni, sono tornati i bambini, le famiglie, le donne: si può insomma gustare il profumo della domenica. Non è d’accordo?
Sì, ed è veramente bellissimo ogni domenica assistere non solo allo spettacolo in campo ma soprattutto sugli spalti. Vedere il nostro stadio pieno di tifosi, di famiglie e soprattutto di bambini è un qualcosa che mi riempe di gioia. La nostra gente sta apprezzando i sacrifici che stiamo facendo ed i risultati che stiamo ottenendo e ci ricambiano con grande sostegno, basta pensare che ogni domenica ci sono almeno trecento persone al campo.
Quest’anno, vista la rosa messa a disposizione e lo staff tecnico dove spiccano il direttore sportivo Margiotta e mister Petrachi, l’obiettivo sembra scontato: vincere il campionato. È così?
Il mister lo conoscete già, anche lo scorso è stato il nostro allenatore. Diciamo che il progetto è partito da lui, che ha coinvolto il delegato allo sport, Piero Marra, ed un giovane imprenditore pieno di ambizioni per far sì che nascesse il progetto Melendugno Calcio. È un allenatore capace e preparato, ma la cosa che lo contraddistingue è la passione ed il cuore che mette per questa squadra. Diciamo che siamo uguali, per noi il Melendugno è qualcosa di veramente importante. Con compiti diversi ci dedichiamo costantemente a questa società. Un acquisto fondamentale quest’anno è stato poi il direttore Sportivo Diego Margiotta. Con lui mi vedo e mi consulto ogni giorno, gli ho dato il budget e mi ha costruito una squadra di veri campioni. Il direttore è quel qualcosa in più rispetto allo scorso anno, l’ho voluto fortemente con me, perché so quanto vale e quante soddisfazioni possiamo toglierci insieme. Colgo l’occasione per ringraziare chi quest’anno mi accompagna in questa avventura, e cioè l’altro mio socio, Roberto Greco, giovane imprenditore, molto serio e professionale, e naturalmente tutte le aziende che con un piccolo sponsor ci stanno dando una mano.
Domenica scorsa settima vittoria consecutiva in casa contro il Collepasso, domenica prossima invece affrontate l’ottimo Bagnolo di Cezza e compagni che viaggia nelle zone nobili della classifica. Una sua impressione sull’andamento della squadra?
Domenica abbiamo una sfida importante su un campo difficilissimo, andiamo a giocare a Bagnolo. Sulla carta può essere uno dei campi più difficili, ma per me ogni partita è difficile, proprio quando pensi che sulla carta che la partita è facile, vai in difficoltà, infatti abbiamo avuto più difficoltà vincere con squadre che sulla carta magari sembrava scontata. Poi noi siamo il Melendugno, ormai ci aspettano su ogni campo come la squadra da battere (siamo la Juventus della categoria!) quindi ogni domenica diventa una vera guerra. Il campionato è lungo e siamo ancora all’inizio, ma la corazzata del Melendugno è pronta a stupirvi ancora.