(a cura dell’ufficio stampa del Sava)
Il Sava torna finalmente a sorridere. Dopo il lungo digiuno durato quattro settimane, nella nona giornata del campionato di Promozione pugliese la compagine di Marangio torna alla vittoria contro un arcigno Atletico Aradeo, alla vigilia di una gara facente da crocevia a questa stagione. Il 3-2 finale ridona morale e consente ai biancorossi di respirare un soffio d’aria fresca, benché il bottino pieno è bello e conquistato dopo un bel po’ di sofferenza. Bene il neo-coach Marangio (primi tre punti della sua gestione), che ben legge la gara, azzeccando cambi e ridistribuendo posizioni nel momento topico della stessa.
PRIMO TEMPO – I ritmi si mostrano da subito elevati. Il Sava prova a spingere, così come la squadra ospite e già nel giro dei primi dieci minuti è possibile contare due azioni notevoli per parte. All’ 11′, si apre il festival del gol: il ritrovato Vasco incorna di testa un pallone ben piazzato su angolo da Mignogna. Il “Camassa” esplode. Dopo appena sessanta secondi, i padroni di casa falliscono l’occasione del raddoppio con Cellamare che, ben servito da un involato Mignogna, manda di poco a lato. Al 18′ l’Aradeo pareggia i conti: Levanto, che fa il bello e il cattivo tempo nell’area di rigore savese, viene atterrato e per il direttore di gara non vi è alcun dubbio. Dal dischetto, il freddo Ruberto non sbaglia. Nemmeno quattro giri di lancette e i leccesi raddoppiano inaspettatamente. Greco pesca il jolly da una notevole distanza, freddando il sorpreso Cocozza nonché tutta la retroguardia biancorossa. Per circa un quarto di gara l’Aradeo sembra assumere il comando del gioco, ma l’illusione per i salentini dura davvero per poco. Dopo un paio di nitide occasioni (Mignogna su punizione dapprima e Kandji di tacco poco dopo), il Sava pareggia i conti: lo scatenato Cellamare porta a spasso tutta la difesa ospite terminando la sua corsa dinanzi al portiere, nel momento in cui è disperatamente messo giù da Verardo. Dagli undici metri, Vasco non perdona.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa, si abbassano di poco i toni, ma la gara resta combattuta. Al 62′, l’episodio che potrebbe dare una svolta alle sorti dell’incontro con Verardo, dall’arbitro invitato anzitempo a guadagnare gli spogliatoi per somma di ammonizioni. In seguito, gli uomini di Marangio provano a spingere per cercare la rete del vantaggio, incontrando tuttavia la resistenza della difesa salentina. Che capitola a 5′ dal termine, quando il solito Vasco, su suggerimento del solito Mignogna, insacca per la gioia degli oltre seicento presenti sugli spalti del “Camassa”.
Un successo liberatorio, dunque, sebbene già per domenica prossima sia in programma il derbyssimo contro il Manduria.