L’intervista dell’ufficio stampa dell’Asd Grottaglie Calcio a Loris Formuso, collaboratore tecnico e calciatore della squadra militante nel campionato di Promozione pugliese girone B.
Domenica contro il Ceglie una vittoria sofferta ma tanto importante. Che partita è stata?
Sì, è stata una vittoria importantissima, che ci ha consentito di allungare sulle avversarie che puntano ai playoff. La partita non è stata assolutamente facile, visto che il Ceglie cercava a tutti i costi punti per provare a raggiungere perlomeno la zona playout e giustamente hanno venduto cara la pelle. Fino all’autogol ad inizio secondo tempo non avevamo mai sofferto, ma nell’ultima mezz’ora il Ceglie ha preso coraggio e ha provato a metterci in difficoltà. Nonostante ciò, siamo stati bravi a gestire ed abbiamo rischiato anche di fare il 3-1 colpendo un palo con Mur.
Un suo bilancio arrivati a questo punto della stagione?
Sicuramente il bilancio è ottimo, forse anche oltre le aspettative. Dicembre sicuramente non è stato un mese facile, con il cambio di guida tecnica e la mancanza del “D’Amuri”. Ci sono stati anche diversi movimenti nella rosa, con alcuni giocatori che sono andati via ed altri che sono arrivati. La società ha optato per la scelta interna. La nostra forza è la semplicità e l’umiltà, ovviamente il merito è dei ragazzi che seguono lo staff nel migliore dei modi. Sono loro che vanno in campo e c’è solo da dire grazie per tutto il lavoro che stanno facendo. È un gruppo di categoria superiore e sicuramente stanno facendo un lavoro non indifferente e sono solamente da elogiare. Nonostante tutte le difficoltà la società è rimasta ambiziosa continuando a rafforzare la rosa anche nelle ultime settimane con gli innesti di Signorelli, Monticelli e Bonsignore. Tra le mille difficoltà ha cercato di non farci mai mancare nulla. Non è mai facile vincere e in queste due stagioni con la gestione del Presidente Lomartire è arrivata la vittoria di un campionato e l’attuale terzo posto che ci consente di essere in piena zona playoff.
Quanto ha influito la mancanza di un proprio campo per programmare gli allenamenti?
Averci tolto il “D’Amuri” ha influenzato inevitabilmente in maniera negativa. Soprattutto i primi cinquanta giorni circa sono stati i più complicati, visto che ci siamo allenati in campi di calcetto in orari scomodi e ovviamente per esigenze lavorative la maggior parte delle volte eravamo sempre in pochi ad allenarci. Non è ovviamente colpa di nessuno, ma tutte queste situazioni credo che abbiano influito negativamente e guardando la classifica c’è un po’ di amaro in bocca perché credo che avremmo potuto avere qualche punto in più per stare più vicino alle prime due in classifica. Avere a disposizione il campo della 167 sicuramente è molto importante, che pur essendo un campo in terra battuta ci consente di poterci allenare in base alle nostre esigenze lavorative.
Essendo la prima esperienza, com’è questa nuova veste da collaboratore tecnico?
Negli ultimi due-tre anni per acciacchi fisici già mi rendevo utile in maniera diversa, perché sapevo che questi problemi non mi avrebbero potuto consentire più di essere calciatore al 100%. È un ruolo che mi piace e c’è grande sintonia con il resto dello staff tecnico.
Un messaggio per i tifosi in vista delle ultime tre partite del campionato?
I tifosi possiamo solo ringraziarli milioni di volte. Come per noi la situazione non è facile, anche per loro è la stessa cosa. Praticamente ci seguono sempre fuori casa ogni domenica e non ci fanno mai mancare il supporto. Vi promettiamo che venderemo cara la pelle e daremo più del 100% in questo finale di stagione, raggiungendo i playoff e provando a vincerli.