Enrico Picciotti non è più il vicepresidente del Copertino. Ad annunciarlo, è egli stesso a La Gazzetta del Mezzogiorno, spiegando: “Ho ponderato a lungo la mia scelta, in quanto alcuni motivi mi suggerivano di continuare. Mi riferisco al fatto che ho contribuito a riportare il Copertino in una categoria di buon livello come la Promozione, quando oramai stavano scorrendo i titoli di coda. Inoltre, in occasione delle gare più importanti abbiamo riacceso l’entusiasmo della piazza, rivedendo allo stadio sino a mille spettatori, tra i quali tante famiglie. Infine, nell’ultima annata, abbiamo centrato una tranquilla salvezza, anche grazie al fatto che ho personalmente reso agibile il “Guido Vantaggiato”, facendo in modo che la squadra potesse tornare a giocare in casa le partite interne che per buona parte dell’annata ha dovuto disputare altrove“.
Ma ci sono anche dei risvolti negativi: “I motivi per cui lascio sono sostanzialmente tre: il disinteresse degli imprenditori locali che, con il loro sostegno, avrebbero potuto permettere di programmare traguardi più importanti; il disinteresse dell’amministrazione comunale a superare lo strappo creatosi con me in relazione ai lavori ed ai costi che ho sostenuto per rendere agibile lo stadio, che non mi competevano ed ai quali sono andato incontro dietro la promessa verbale che in seguito avremmo definito la questione, e la convinzione che la nostra sia una attività di interesse sociale per la città e che, conseguentemente, non dovrebbe essere assoggettata a concessioni a titolo oneroso che prevedano, ad esempio, le manutenzioni ordinarie“.
“Pur avendo deciso di uscire di scena – conclude però Picciotti – mi auguro che quanto sino ad oggi costruito non venga vanificato“.