Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Asd Rinascita Rutiglianese in risposta alle dimissioni chieste del tecnico Angelo Corti:
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Rinascita Rutiglianese comunica di aver ricevuto, nella giornata di ieri, le dimissioni del tecnico della prima squadra Angelo Corti, il quale – a priori – si era detto propenso a proseguire il rapporto di collaborazione alla sola condizione che venissero allontanati plurimi elementi in forza all’attuale organico per ragioni ascrivibili, non nella loro interezza, agli episodi verificatisi in occasione della sfida esterna col Canosa Calcio. La società, fermamente convinta dell’inopportunità della “proposta” visto il delicato momento che la stessa squadra sta attraversando e vogliosa di rispettare a pieno gli accordi presi con i calciatori, ha accettato le dimissioni dell’allenatore non essendoci spiragli per altre soluzioni.
In questa sede, tuttavia, vogliamo preservare l’immagine della società e dei tesserati, ai quali – in un post pubblico sui social (di seguito riportato) – lo stesso tecnico ha associato parole quali “insensata violenza” ed “aggressività” dipingendo, agli occhi dei lettori, un quadro che non ci sentiamo assolutamente di ricondurre alla realtà. La Rutiglianese si è sempre distinta per i sani valori del calcio in cui crede – cercandoli di inculcare ai calciatori stessi –, per la massima ospitalità con gli avversari e per la correttezza lontano da casa. Non sarà un episodio – alludiamo al parapiglia scatenatosi dopo il triplice fischio a seguito dell’aggressione subita da un nostro giocatore per mano di un avversario, espulso poco prima, e trattenutosi nel “tunnel” degli spogliatoi – a scalfire la nostra tradizione e, soprattutto, a diffondere, tra gli addetti ai lavori, un’idea distorta della nostra realtà calcistica.
La Rutiglianese condanna fermamente l’accaduto, non lo giustifica in alcun modo, ma al contempo non ne permette l’uso a mo di scudo personale per nascondere altre dinamiche. A onor di cronaca, precisiamo che con la stessa dirigenza del Canosa Calcio c’è stato un dialogo chiarificatore già nel post-partita, cui ha fatto seguito un sincero saluto per porre prontamente una pietra sopra la vicenda. Ci siamo ripromessi, in tal senso, di riservare alla società rossoblù la stessa accoglienza dataci in occasione della sfida di ritorno al Comunale, così come rientra nell’abituale costume nel momento in cui intratteniamo rapporti con le compagini avversarie.
Di seguito il post citato nel precedente comunicato con il quale l’ex tecnico dell Rutiglianese annunciava le proprie dimissioni:
Dopo l’increscioso episodio della giornata di ieri, per cui mi scuso pubblicamente con la società del Canosa Calcio 1948, comunico di aver rassegnato le mie irrevocabili dimissioni da allenatore della ASD Rinascita Rutiglianese. Ritengo doveroso spiegare che tale gesto sia stato dettato dalla esigenza di dissociarmi da atteggiamenti persistenti di insensata violenza ed aggressività che sono lontani dalla mia idea del gioco del calcio e ancora più dalla mia persona, anche a livello professionale. Se assecondare la mia passione per tale sport e per il ruolo di allenatore che ho rivestito dopo anni di calcio giocato, deve comportare uno scontro continuo con i valori di correttezza e serietà che mi appartengono e che voglio trasmettere a chi mi sta vicino, preferisco investire il mio tempo in altro. Cosa mai potrei rispondere a mia figlia che dovesse chiedermi spiegazioni su episodi simili cui dovesse assistere? Già spiegarli in relazione a terzi sarebbe difficile ma se fossero riferiti alla squadra del suo papà non avrei parole…ed infatti non ne ho!Mi dispiace solo lasciare quei ragazzi che non hanno contributo a questo scempio ed auguro loro le migliori fortune… purtroppo per colpa di “qualcuno” a pagare saranno tutti gli altri…Grazie a chi mi ha compreso e a chi lo farà. Tutto il resto è noia.