Torna alla vittoria nella ventitreesima giornata del campionato di Promozione pugliese girone A il Grottaglie dopo le tre sconfitte consecutive subite in casa contro Bitritto, Castellaneta e Ginosa, sfornando una buona prestazione davanti al proprio pubblico, che gli permette di battere un Canosa ben ordinato tatticamente, ma inconcludente sotto porta, da cui ne provoca una prestazione di basso tono, subendo un secco 3-0 che aldilà del risultato maturato sul campo, non esplicita appieno ciò che è stato realmente il match, come invece può evidenziare chi ha assistito dal vivo. Gli uomini di mister Pizzonia (in tribuna per squalifica) scendono in campo con il 4-2-3-1, bomber Tedesco unico terminale offensivo con alle sue spalle l’estroso numero 10 Napolitano, mentre sugli esterni ci sono Pisano e Venneri (due terzini) nel presidiare e rinforzare le fasce, in ausilio dei due under S.D’Andria e Basile, a testimonianza che il tecnico grottagliese teme la pericolosità degli esterni ofantini; compagine rossoblù che si schiera con un 4-4-2 ben bilanciato e quadrato, con Zambetta accentrato al fianco di Ieva, Macchiarulo esterno destro e l’under 2002 Di Corato sull’out opposto, con anche la riconferma dell’altro giovanissimo Gaetano Roccia (2002) come terzino destro, undici titolare però impoverito delle assenze last-minute del mediano Cassano (febbricitante) e del centrale difensivo Ujka (assente per motivazioni familiari), che nonostante anch’essi siano due under (2001 & 2000), hanno il loro peso specifico nella formazione di base, facendo rivedere un po’ i programmi di mister Celestino Ricucci.
PRIMO TEMPO – Parte di gran carriera il Grottaglie che già al 1′ impensierisce la difesa ospite sugli sviluppi di un corner destro calciato da Napolitano, che trova in area di rigore da posizione centrale, il difensore Lecce che colpisce di testa ma con un nulla di fatto. Al 4′ minuto Napolitano dalla trequarti, pesca Tedesco nel centro della retroguardia rossoblù e dal limite dell’area piccola, lo stesso numero 9 di casa non aggancia perfettamente il pallone, impedendo il concretizzarsi di un’azione pericolosa. Tre minuti più tardi il Grottaglie sfonda passando in vantaggio, cross di Pisano dalla destra che supera Paradiso, interviene (forse involontariamente) Venneri che prolunga la parabola per Napolitano che, in piena area di rigore anticipa Landolfi, spizzicando di testa quel tanto che basta per ingannare Crisantemo, col pallone che sbatte sul palo sinistro ed entra lentamente in rete, 1-0 Ars et Labor. Da qui in avanti i locali si metteranno sulla difensiva, subendo la grande reazione del team della BAT che, imbastirà quattro clamorose e nitide occasioni da gol per rimettersi subito in partita, la prima avviene a distanza di un solo giro di lancette di orologio dove dalla sinistra, l’attaccante Ieva si incunea in area di rigore ma il suo tiro termina a lato; neanche il tempo di far trascorrere un altro minuto che, i ragazzi in maglia rossoblù creano una nuova chance per poter pareggiare, Macchiarulo sulla destra dribbla il terzino Basile, servendo Zambetta in sovrapposizione che si lancia letteralmente in area di rigore aversaria, dove però si ritrova l’estremo difensore di casa Costantino in uscita, quest’ultimo bravo a chiudere ogni angolo di tiro al giovane attaccante canosino che gli spara addosso il pallone del pareggio. All’11’ prima sostituzione dell’incontro, esce per un problema muscolare il centrale difensivo De Giorgi, al suo posto il terzino under classe ’02 D’Ambrosio, con l’undici di casa che tende sempre più nel difendersi accorciando il raggio d’azione dei due esterni Pisano e Venneri, tramutando il modulo tattico biancazzurro in 4-4-1-1. Dopo diversi batti e ribatti, giungiamo con la nostra cronaca al minuto 19, dove la squadra ospite si divora clamorosamente l’ipotetico pareggio facendo rabbrividire i tifosi presenti in tribuna, nuova incursione di Zambetta sulla destra che si libera facilmente di Basile, passa la sfera a Macchiarulo che prolungando sulla corsia di destra crossa magistralmente verso il lato opposto, trovando l’esterno sinistro Di Corato tutto solo che (forse scivolando un po’) non impatta precisamente con la palla che era soltanto da depositare in rete, ma invece scaraventandola alta sopra la traversa. Al 26′ ancora l’esterno Macchiarulo sugli scudi, con una percussione perfetta sulla destra, il quale ben servito da un pregievole uno-due con Zambetta, si accentra verso l’area di rigore avversaria ma incredibilmente calcia alto, per la disperazione del proprio tecnico incredulo in panchina. Fasi di stasi fin al 40′ minuto, in cui avviene la seconda sostituzione per la squadra ospitante, fuori un impalpabile (ed acerbo 2002) Basile per far posto all’attaccante Iunco, con il Grottaglie che riassume la sua consueta identità tattica dategli da mister Pizzonia dopo il suo approdo in panchina, è 4-3-1-2 mossa che senz’altro giova perché porta al riaffacciarsi in avanti della squadra della città delle ceramiche, scossa che in effetti riaccende la gara, proprio il nuovo entrato Iunco serve sulla destra Fonzino che a sua volta, effettua uno spettacolare scambio in velocità con Tedesco, che porta il metronomo in maglia numero 8 nel tentare di battere al volo l’estremo difensore Crisantemo che però, devia la conclusione in calcio corner sulla destra, sugli sviluppi dello stesso corner (calciato in serie per due volte) nasce il raddoppio dell’Ars et Labor, Napolitano si incarica di calciare «imbucando» Ivan Lecce che con un grandissimo stacco di testa al minuto 43′ anticipa nuovamente capitan Landolfi gonfiando la rete canosina, è 2-0 Grottaglie. Palla a centrocampo e rossoblù immediatamente pericolosi con il centravanti Ieva ben servito da Zambetta che, dalla destra conclude da buona posizione ma non inquadra la porta tarantina, ultima azione degna di nota al minuto 47′, punizione dalla sinistra di Napolitano, lancio in area di rigore verso Tedesco che colpisce di testa ma la palla termina fuori, si conclude così la prima frazione di gioco, dopo 3’45” di recupero, con i padroni di casa comodamente in vantaggio per due reti a zero.
SECONDO TEMPO – I secondi quarantacinque minuti di gioco si aprono annotando sul nostro taccuino due avvicendamenti nelle fila del Canosa, fuori i due esterni di centrocampo Di Corato (under) e Macchiarulo, dentro Patruno (under) e Palmitessa con consuguente variazione della disposizione tattica, passando dal 4-4-2 ad un 4-3-3 più offensivo proprio nell’ottica di recuperare una gara in parte compromessa. Al 47′ corner dalla sinistra per per gli ospiti, sulla sfera va Paradiso che appoggia per Zambetta il quale crossa al limite dell’area di rigore trovando Palmitessa che si prodiga in una bella rovesciata da posizione centrale, però poco incisiva fine a se stessa. Minuto 50′ prima vera occasione per il Grottaglie che realizza la terza marcatura con il neo entrato Iunco, autore finalizzatore di una splendida azione corale da parte della squadra locale, Napolitano serve Iunco per vie centrali il quale effettua uno splendido taglio sulla sinistra per Tedesco (scattato al limite del fuorigioco), che ben controlla e passa indietro per l’accorrente Fonzino che a sua volta, si gira prontamente e compie l’assist vincente orizzontale per Iunco ben piazzato all’altezza del dischetto di rigore, tiro violento e veloce di prima intenzione in alto nell’angolino destro, dove il povero Crisantemo non può minimamente arrivarci, 3-0 Ars et Labor Grottaglie, notte fonda per Landolfi & C. La terza rete di fatto chiude la contesa, il Canosa seppur molto volenteroso, con il passare dei minuti attacca con meno intensità e vivacità rispetto al primo tempo, nonostante avesse iniziato benissimo la ripresa ottenendo ben cinque calci d’angolo in serie, ma il Grottaglie si riserva essere organico molto solido ed organizzato, controllando saggiamente il gioco e senza affannarsi oltre, gestendo la palla con ordine ed accusando pochi pericoli da parte dei giovani Grifoni che comunque, creano altre tre occasioni per poter quanto meno realizzare l’agro-dolce “gol della bandiera”, nello specifico al 59′ con Ieva che tenta una conclusione da fuori area senza buon esito, al 64′ sugli sviluppi di un corner dalla destra calciato da Zambetta che nell’area piccola di rigore, trova tutto solo ben appostato sul secondo palo, capitan Landolfi che salta per colpire di testa ma non trova il bersaglio grosso ed infine al 67′ quando il numero 10 Zambetta dalla destra prova a far tutto da solo, tentando di superare le linee avversarie e dal limite calcia sperando di trovare il sette, ma la sua conclusione viene murata dai grottagliesi. Dall’altra parte invece, si riportano tra gli appunti le due azioni di marca biancazzura in tutto l’arco della seconda metà di gioco, la prima al 68′ con bomber Mino Tedesco che da ottima posizione centrale, tenta di segnare la rete del possibile 4-0 ma questa volta è attentissimo Crisantemo il quale da meno di tre metri di distanza sventa la grave minaccia; l’altra chance tarantina porta la firma di Fonzino all’86’ con un calcio di punizione dalla destra, ma il suo tentativo a rete risulta essere velleitario, terminando alto al di sopra del montante. Al minuto 88′ autentica standing ovation da parte dell’intero stadio per il centrale difensivo Claudio Miale, l’ex capitano del Taranto assente dai campi da oltre due mesi, tornato in campo ed ora finalmente a disposizione di mister Pizzonia per il rush finale del campionato. L’ultimo sussulto della partita si verifica in pieno recupero, con il neo entrato Iacobone che tenta di sorprendere il “guardiano” della porta casa, con una punizione dal centro-destra ma senza produrre risultato, termina sul 3-0 per il Grottaglie una gara giocata a viso aperto da ambedue le parti che sicuramente, con una maggiore attenzione e concentrazione da parte della giovane squadra a disposizione di mister Ricucci, avrebbe visto un esito forse differente ma non privo di spunti e belle giocate com’è realmente stato, triplice fischio del sig. Colazzo della sezione di Casarano che blocca il nostro cronometro a 95’05”.
Con questo positivissimo risultato l’Ars et Labor Grottaglie del DG Francesco Fedele (uscito tra i festanti applausi dei propri sostenitori) scavalca in classifica proprio il Canosa 1948, portandosi a +7 sul Don Uva Bisceglie quintultimo con 22 punti, uscito sconfitto dal “Di Liddo” per 0-2 contro il Borgorosso Molfetta di mister Carlucci (ex trainer dei bianco-gialli), mentre il sodalizio rossoblù del presidente Tedeschi, scivola in decima posizione in graduatoria fermo a quota 27 punti, ma sempre a debito riparo dalla zona a rischio dei play-out, complici anche le contemporanee sconfitte del Noicattaro di mister Buccolieri nel proprio “Mario Rizzo” contro la capolista United Sly Bari per 1-3, pari a quella del Norba Conversano al “Peppino Lorusso” contro il Vigor Bitritto del presidente Liuzzi per 0-2 e quella della Rinascita Rutiglianese naufragata in quel del “Cianci” di Cerignola contro il Real Siti Stornara per 2-0.
I foggiani di mister Fabrizio Mascia saranno proprio domenica prossima, gli avversari del Canosa, ospiti presso lo stadio “San Sabino” per una gara che si preannuncia accattivante, dai grandi ritmi agonistici ed intrinseca di rischi, considerando la forza ed il calibro del roster verdeazzurro quarto in classifica da ben undici giornate consecutive, totalizzando fin ad ora 41 punti e con la terza miglior difesa del campionato con solo 24 gol subiti, dati che comunque non faranno di certo intimorire la giovane squadra allenata da mister Ricucci che, sottolineano ancora una volta, possiede una età media di 21,9 anni.. disputando sempre ogni match, al massimo delle loro capacità tecniche e fisiche, permettendogli di ben figurare contro avversari di un certo rango e lignaggio, ricevendo consensi più che positivi ed ottenendo il supporto dei propri tifosi, quali la società invita sempre nel sostenere con forza questo giovane progetto.
IL TABELLINO
GROTTAGLIE-CANOSA 3-0
Reti: Napolitano al 7′, Lecce al 43′, Iunco al 50′
ARS ET LABOR GROTTAGLIE (4-2-3-1): 1 Costantino; 2 S.D’Andria [’00], 5 De Giorgi (13 D’Ambrosio [’02] all’11’), 6 Lecce (14 Miale all’88’), 3 Basile [’02] (19 Iunco al 40′); 4 Lotito, 8 Fonzino; 7 Pisano, 10 Napolitano {K} (15 Cavallo [’02] al 72′), 11 Venneri [’01]; 9 Tedesco (20 Gigantiello [’00] all’84’). A disposizione: 12 Caliandro [’01]; 16 M.D’Andria [’02], 17 Sangermano [’01], 18 D’Arcante [’01]. Allenatore: Vincenzo Pizzonia.
CANOSA 1948 (4-4-2): 1 Crisantemo; 2 G.Roccia [’02], 5 Landolfi {K}, 6 Manasterliu, 3 Paradiso; 7 Macchiarulo (17 Palmitessa al 46′ st.), 8 Strippoli [’00] (16 Cuttano [’02] al 77′), 4 Valentino (20 Iacobone al 63′), 11 Di Corato [’02] (19 Patruno [’00] al 46′ st.); 10 Zambetta, 9 Ieva (18 Di Molfetta all’82’). A disposizione: 12 Guglielmi [’02]; 13 Colucci [’00], 14 Amorese, 15 E.Roccia [’02]. Allenatore: Celestino Ricucci.
ARBITRO: Marco Colazzo di Casarano. Assistenti: Daniele Greco di Brindisi e Angelo Conversa di Bari.
NOTE – Cielo sereno, ventilazione debole da nord-est, temperatura 16°. Ammoniti: Al 15′ S.D’Andria, all’81 Lecce (Grottaglie) | Al 47′ Paradiso, 60′ Landolfi, all’82’ Palmitessa (Canosa). Espulsi: Nessuno. Angoli dalla destra: 3 a favore del Grottaglie; 5 a favore del Canosa. Angoli dalla sinistra: 1 a favore del Grottaglie; 4 a favore del Canosa. Fuorigioco: 7 per il Grottaglie; 1 per il Canosa. Recupero: 3’45”; 5’05”. Spettatori: 150 circa, di cui 20 da Canosa. Most Valuable Player: Napolitano (Grottaglie), è il giocatore in più degli ionici, trascinatore a tutto campo, calciatore dai piedi buoni con un’elevata intelligenza tattica, forse stretto per la categoria, imprescindibile. Top: Fonzino (Grottaglie); Flop: Basile (Grottaglie).