
I ringraziamenti della squadra al pubblico fine partita © Canosa Calcio 1948
Nella la diciannovesima giornata di Promozione pugliese, il Canosa di mister Ricucci pareggia con il risultato di 2-2 contro l’ex capolista Manfredonia.
I biancazzurri scendono in terra ofantina con le assenze del difensore Basta (in recupero da un infortunio) e del centrocampista Roberto squalificato per l’occasione, ma sicuro e determinato con l’obiettivo di vincere, ricercando i tre punti per continuare il proprio duello al vertice con la United Sly Bari. Per il Canosa di Celestino Ricucci, pesantissime sono le assenze del bomber Ieva e di capitan Landolfi, entrambi appiedati dal giudice sportivo, insieme alle contemporanea assenza dell’esperto centrocampista Iacobone e dell’altro centrale difensivo Abruzzese, entrambi out per infortunio e con in aggiunta il terzino under Colucci (in panchina per l’intera gara), non al meglio della condizione.
Prima dell’inizio della disputa si ricorda con commovente cordoglio, la dolorosa perdita del guerriero leccese, Giovanni Custodero, abbracciandosi tutti insieme. Arriva un momento in cui anche i guerrieri più coraggiosi, sono costretti purtroppo a deporre le armi, ad arrendersi dopo aver combattuto battaglie difficili senza mai perdere il sorriso, così è stato per Giovanni Custodero, il giovane portiere di Pezze di Greco, scomparso il 12 gennaio dopo aver lottato per quattro lunghi anni contro un raro sarcoma osseo. Nella notte tra sabato 11 e domenica 12 gennaio il cuore di Giovanni ha smesso di battere, la battaglia del guerriero sorridente che aveva scelto l’elmo di Leonida, indomito re di Sparta, come simbolo della sua determinazione, è terminata. Un minuto di silenzio per ricordare e rendere omaggio a Giovanni dopo aver lottato, con grande forza, contro questo male incurabile, lui giovane portiere di calcio a 5 con la maglia del Fasano, aveva cambiato partita e l’aveva giocata fino in fondo, con tutte le sue forze. Onore e gloria a te indomito spirito, il tuo caldo sorriso non morirà mai, sarà per sempre con noi. Grazie Giovanni, sarai un esempio per tutti!
PRIMO TEMPO – I biancazzurri di mister Luigi Agnelli, si propongono con il consueto 4-3-3 con Nando Terrone terminale offensivo con ai suoi lati capitan Trotta e l’under Peres, a specchio la controtattica dei padroni di casa, con l’inserimento dell’under Patruno al centro dell’attacco e con Strippoli (altro under) che stringe i denti e si schiera nel centrocampo rossoblù. Ritmi alti già dai primi minuti di gioco, al 2′ è il numero 10 Amorese a provarci dalla destra dopo essere stato servito in profondità da Strippoli, rispondono subiti gli ospiti con Terrone che, ben servito da un cross dalla sinistra di De Filippo, non impatta bene sul pallone calciando al lato. Dopo diversi batti e ribatti, con tre tentativi a rete fermati da altrettanti fuorigioco, al 23′ arriva l’episodio che spezza l’inerzia del match, Palmitessa dalla sinistra porta in vantaggio il Canosa per 1-0, splendida la sua conclusione a rete, servito delicatamente da Amorese, al limite dell’area di rigore, dove nulla può il portiere avversario Morgillo, con l’esultanza del giovane calciatore barlettano sotto l’esultante tribuna “Mauro Lagrasta”. Due minuti più tardi sono ancora i rossoblù a rendersi protagonisti, infatti assistiamo ad una folata offensiva ben orchestrata da Strippoli e Palmitessa, dove quest’ultimo tenta di sorprendere nuovamente l’estremo difensore ospite ma questa volta senza successo. Alla mezz’ora sugli sviluppi di un corner dalla destra calciato dal sempre preciso Laboragine, gli ospiti vanno vicini al pareggio ma Crisantemo ben appostato sulla linea di porta, smancaccia fuori dall’area piccola, neanche dopo 60″ di orologio ed ecco una nuova chance per i sipontini, Di Noia sulla destra spinge lungo la fascia crossando in mezzo per Cicerelli che tenta la conclusione a rete ma, un ottimo intervento di Valentino mette la sfera in angolo, dal quale Laboragine scambia stretto vicino la bandierina con Trotta crossando in area ma Crisantemo para senza grossi patemi. 35′, Paradiso dalla sinistra serve bene per Zambetta il quale effettua un gran tiro ma Morgillo devia in corner, dalla sinistra si porta Amorese alla battuta che (con deviazione avversaria) trova Patruno in area di rigore, il quale in modo freddo non sbaglia ed insacca per il raddoppio dei canosini, è 2-0 e verrebbe da dire clamoroso al “San Sabino”! Dopo il doppio vantaggio, gli uomini di mister Ricucci tengono bene il campo, giocando perfettamente palla a terra e mostrando un buon palleggio tutto questo per circa un quarto d’ora, perché proprio allo scadere del 38′, arriva ciò che nessuno si aspettava, punizione Manfredonia dalla sinistra, Laboragine crossa in modo eccellente nell’area di rigore rossoblù, colpendo l’incrocio dei pali destro, dove con impeto poderoso giunge Telera che colpisce di forza nell’area piccola, mettendo il pallone in rete per il 2-1 biancazzurro. Il Manfredonia con la riapertura del match, prende coraggio e ci prova in altre tre occasioni per tentare dio realizzare la rete del pareggio, prima della chiusura dei quarantacinque minuti iniziali, ne consegue al 42′ una nuova punizione dalla sinistra dove Laboragine, tenta di gabbare Crisantemo che però devia in angolo sulla destra, lo stesso numero 4 sipontino (ammonito al 40′) calcia direttamente a rete dalla bandierina, ma anche questa volta Crisantemo è pronto a dirgli di no. L’ultima azione prima dell’entrata negli spogliatoi si palesa al 44′ quando il terzino numero 3 Di Noia, prova dalla distanza un tiro velleitario al volo, con la sfera che termina abbondantemente sopra la traversa, concludendo di fatto il primo tempo sul risultato di 2-1 per i locali, dopo 3′ di recupero concessi dall’arbitro.
SECONDO TEMPO – Il Manfredonia rientra in campo con la stessa determinazione e fame che l’aveva caratterizzato nel finale della prima frazione di gioco, con il chiaro intento di voler raggiungere a tutti i costi il pareggio, ed infatti al 47′ dopo gli sviluppi di una rimessa laterale, Mastropasqua con un morbido tocco sotto, serve il ben piazzato Terrone in area che sulla linea del fuorigioco, anticipa Crisantemo in uscita e gonfia la rete canosina, 2-2 Manfredonia e palla al centro. Episodio chiave al 54′, sull’out di sinistra Palmitessa mette in seria difficoltà Morgillo in uscita bassa, nella ripartenza ospite, il centrale difensivo Telera si rende colpevole di una vistosa gomitata nei confronti dello stesso numero 7 canosino che, viene colpito in volto cadendo a terra, l’arbitro, il signor Losapio della sezione di Molfetta, nota il tutto ed estrae il cartellino rosso per il numero 5 foggiano ed ammonisce il portiere ospite per proteste, garganici quindi in dieci uomini per i restanti quaranta minuti. Al 56′ è Paradiso a provarci con una punizione calciata dal centrosinistra, mentre all’ora di gioco, buona occasione per Palmitessa che scambia perfettamente con il neo entrato Di Molfetta ma il suo tentativo non termina a buon fine; un solo minuto più tardi si verificano due grandissime chance per il Canosa per riportarsi nuovamente in vantaggio, la prima con Patruno che triangola con Di Molfetta ed in seguito lancia Zambetta sulla destra, il quale però non riesce a condurre fin in fondo l’azione ben concretizzata dai rossoblù, la seconda occasione vede protagonista sempre Patruno che questa volta invece, trova e serve il lasciato libero Di Molfetta ben largo sulla sinistra che, s’invola verso la porta difesa da Morgillo concludendo a rete con un tiro quasi sicuro a depositarsi in rete, ma la sfera termina al lato del palo destro di poco. Nei successivi otto minuti riesce fuori la testa il Manfredonia, provandoci con svariati corner e punizioni dal limite, dove la più pericolosa è soltanto quella registrata al minuto 68′ in cui Laboragine crossa in mezzo trovando De Filippo che passa per l’accorrente Di Noia ma il suo tiro è alto di molto. Al 70′ rete del 3-2 firmata da Patruno, ma viene immediatamente annullata per una posizione (dubbia) di offside, rilevata dal secondo assistente Gorgoglione; intanto il capitano biancazzurro Trotta (quest’oggi apparso impalpabile per merito della grande gara di Valentino in contenimento su di lui, che non per demeriti del talento sipontino), getta la spugna ed è costretto ad uscire dal terreno di gioco, lasciando spazio all’estro di Grumo in maglia numero 19, due minuti più tardi anche mister Agnelli viene ammonito (come poco prima il suo vice in panchina), dal direttore di gara per frasi non comportamentali. L’ultimo quarto d’ora che ci separa dal triplice fischio, è tutto di marca Manfredonia che, si danna l’anima con la speranza di cogliere la rete del vantaggio; al 76′ con protagonisti Terrone e Grumo col nuovo entrato che dalla destra prova a beffare la retroguardia ofantina, al 77′ sempre dalla destra, vede il numero 10 Mastrapasqua in ben due occasioni tentare il colpo vincente ma senza buon esito, all’81’ Ujka compie un salvataggio degno di nota, su una botta ravvicinata di Cicerelli, mentre l’ultima azione che annotiamo sul nostro taccuino, si svolge al minuto 84′, con l’onnipresente Laboragine che dialoga con Grumo ed infine serve nell’area piccola di rigore, un buon appostato De Filippo che sottoporta, calcia clamorosamente alle stelle. Finisce qui dopo 95’16” una sfida ricca di contenuti e colma di emozioni da ambedue le parti, ma interpretata al meglio soprattutto da parte dei Grifoni che, con un pizzico di fortuna in più e qualche decisione arbitrale rivedibile, avrebbero senz’altro portato in casa del team della Bat, un successo da prima pagina con 3 punti che nessuno avrebbe potuto obiettare in tal senso, ma che comunque, rende atto alla buona prova fornita dal roster a disposizione di mister Ricucci, portando in cascina un punto d’oro da incrementare in classifica, giudicando il bicchiere mezzo pieno specialmente nei confronti di chi, non avrebbe scommesso neanche un centesimo su questo rilevante risultato, ottenuto con ampio merito dai tremendi giovani rossoblù.
Per la ventesima giornata del campionato di Promozione girone A, la truppa canosina sarà ospite presso lo stadio “Gaetano Scirea” di Bitritto, dove incrocerà le armi contro la Vigor di mister Carella, terza forza del campionato a quota 42 punti e vincente per 3-1 sul difficile campo di Rutigliano contro la Rinascita del direttore Sanapo; per i rossoblù sarà certamente un’altra intensa battaglia da intraprendere con lo spirito giusto, che ha tutt’ora sempre contraddistinto la squadra ofantina, dove andrà a chiudere questo cerchio complesso che ha visto affrontare ben quattro squadre delle prime cinque in graduatoria, sottolineando e ben evidenziando il doppio stop imposto con decisione alle prime due della classe.
Manfredonia che dopo la perdita del primato (ora ad appannaggio esclusivo della United Sly Bari, vincente 5-1 presso il “MadrePietra Stadium” di Apricena, contro uno Sporting sempre imbottito di under) a causa del 2-2 di Canosa, tenterà di ritornare alla vittoria (mancante da due giornate) ospitando nel proprio catino del “Miramare”, la Nuova Spinazzola di mister Schiavone che sorprendentemente, ha dilagato nella vittoria interna dell’ “Alan Fasciano” per 7-2 contro i tarantini del Ginosa, sicuramente penalizzati dalla contemporanea espulsione di entrambi i due portieri, terminando l’incontro con un difensore a difesa della propria porta.
Prossimo turno che vedrà tante altre sfide che desteranno particolari attenzioni per tutti gli addetti ai lavori, come per esempio Castellaneta vs Real Siti Stornara, Noicattaro vs Conversano e Borgorosso Molfetta vs Rinascita Rutiglianese, con un occhio di riguardo anche alla sfida del “Teresa Miani” tra Ginosa e Don Uva Bisceglie.
IL TABELLINO
CANOSA-MANFREDONIA 2-2
Reti: Palmitessa al 23′ (C), Patruno al 35′ (C), Telera al 38′ (M), Terrone al 47′ st (M)
MANFREDONIA 1932 (4-3-3): 1 Morgillo [’00]; 3 Di Noia [’00] (15 Eletto [’00] al 79′), 5 Telera, 6 Sementino, 2 De Filippo; 8 Cicerelli, 4 Laboragine, 10 Mastropasqua; 11 Peres [’01], 7 Trotta {K} (19 Grumo al 69′), 9 Terrone (20 Fania al 91′). A disposizione: 12 Vigone {’03}; 13 Armiento [’02], 14 Ciuffreda [’02], 16 Prota [’02], 17 Stoppiello, 18 Olivieri [’02]. Allenatore: Luigi Agnelli.
CANOSA 1948 (4-3-3): 1 Crisantemo {K}; 2 Valentino, 5 Ujka [’00], 6 Manasterliu, 3 Paradiso; 4 Cassano [’01], 8 Strippoli [’00], 10 Amorese (20 Di Molfetta al 58′); 11 Zambetta, 7 Palmitessa (19 Macchiarulo al 73′), 9 Patruno [’00] (15 Di Corato [’02] all’83’). A disposizione: 12 Guglielmi [’01]; 13 G.Roccia [’02]; 14 Cuttano [’02], 16 Di Nunno [’01], 17 Colucci [’00], 18 E.Roccia [’02]. Allenatore: Celestino Ricucci.
ARBITRO: Vito Mattia Losapio di Molfetta. Assistenti: Alberto Barile di Brindisi e Francesco Gorgoglione di Barletta.
NOTE – Cielo coperto, ventilazione moderata da nord-ovest, temperatura 10°. Ammoniti: Al 40′ Strippoli, al 58′ Valentino, al 64′ Patruno, all’88’ Zambetta (Canosa) | Al 40′ Laboragine, al 54′ Morgillo, al 63′ Di Noia, all’87’ Cicerelli (Manfredonia). Espulsi: Al 54′ Telera (Manfredonia). Angoli dalla destra: 1 a favore del Canosa; 5 a favore del Manfredonia. Angoli dalla sinistra: 1 a favore del Canosa; 6 a favore del Manfredonia. Fuorigioco: 3 per il Canosa; 4 per il Manfredonia. Recupero: 3’05”; 5’16”. Spettatori: 300 circa. Most Valuable Player: Palmitessa (Canosa), davvero incontenibile quest’oggi il giovane “furetto” barlettano, oltre che autore del primo goal che sblocca il match, si rende pericoloso anche in altre circostanze, suo malgrado causa l’inferiorità numerica ospite ed è sempre nel vivo del gioco, esce al 73′ per crampi e stanco di fatica, grintoso. Top: Amorese (Canosa); Flop: Telera (Manfredonia).