
Celestino Ricucci © Fabio Ferri
“Più vinci e con più ha voglia di vincere”. Deve avere questa mentalità l’Ascoli Satriano del neotecnico Celeste Ricucci che ieri ha ufficializzato altri tre calciatori. Dall’Eccellenza lucana (ma sono giocatori foggiani) l’esterno Alessio Montingelli e il difensore Daniele Monaco, poi dal Real Siti la punta Simone Porcelli.
Il neoallenatore dell’Ascoli che disputerà il campionato di Promozione pugliese girone A, è fatto così. Passano gli anni ma lui, seppur giovane, è uno dei tecnici più titolati del panorama foggiano, non è cambiato di una virgola. Ad Ascoli, dopo le belle stagioni con Monte, Sanseverese e Apricena, proverà l’ennesima impresa. L’hanno chiamato per dare una svolta netta al trend delle ultime stagioni. La dirigenza ha un obiettivo chiaro: centrare almeno un piazzamento ai playoff. Stop ai campionati tranquilli, alle sole salvezze. È tempo di raccogliere quanto seminato. Con Riucci al timone, l’Ascoli Satriano punta dritto ad un posto al sole. Inutile nasconderlo dietro scaramantiche prudenze.
E Ricucci, di voler vincere ancora, non ne fa certo mistero. “Non mi nascondo dietro un dito – confessa Ricucci – sono qua per fare bene, per migliorare tutto ciò che c’è da migliorare. La società mi ha chiesto un salto di qualità: io sono qui per portare i risultati. La squadra è buona, datemi un un mese per conoscerla”.
L’Ascoli quest’anno potrà contare sull’arrivo di gente giovane ma già navigata in categoria. Il tecnico, sui suoi “giovani-vecchi”, ripone già grande fiducia. “Al momento non voglio fare nomi – ammette – lo trovo scorretto anche perché conosco bene i giocatori di cui mi fido moltissimo perché li ho già allenatati e so quanto possono dare. Lavoreremo sodo al momento del ritiro, poi il campo dirà di che pasta siamo fatti”.Per Ricucci parlano i numeri: l’anno passato la finalisisma playoff con il Monte Sant’Angelo (nello stesso campionato di Promozione), poi persa nei supplementari con l’Altamura. Pochi hanno una bacheca ricca di successi come la sua.
Il tecnico ha un solo segreto: “Far divertire i ragazzi – conclude Ricucci –. Ricordo quando a Monte vincemmo allenandoci con il sorriso sulle labbra. Non ho un modo di allenare universale, lo adatto alla squadra che ho con un unico intento: inculcare una mentalità vincente facendo divertire i ragazzi. Il divertimento è sempre stato il segreto dei miei successi, cercherò di far passare il messaggio anche qui”.