Doccia fredda per la società del Real Galatone, capolista del girone C di Prima Categoria pugliese: i promessi lavori di ristrutturazione del campo sportivo “Gigi Rizzo” pare non comprenderanno il terreno di gioco, ma solo le aree degli spogliatoi. Attualmente, data l’inagibilità del campo, la squadra è costretta a giocare le partite casalinghe chiedendo ospitalità ai comuni limitrofi.
A commentare, sfiduciato, la presunta notizia è il direttore sportivo Antonio Lisi, che ai microfoni di DilettantiPuglia24 spiega:
Sono molto amareggiato per la situazione venutasi a creare a Galatone. I lavori di ristrutturazione devono necessariamente comprendere anche il terreno di gioco, altrimenti si rischiano seri danni per la salute dei giocatori. Non chiediamo un campo in erba, nemmeno sintetica, ma semplicemente che venga spianata l’attuale area in pietra viva e aggiunta della sabbia per ridurre il rischio di danni fisici durante le gare. Non ci è stata concessa nemmeno quella. Eppure la squadra ha iniziato il campionato nel migliore dei modi: è prima in classifica a punteggio pieno e dovrebbe quindi rappresentare un vanto per la città, che dovrebbe impegnarsi per garantire alla società le basi, quanto meno strutturali, per poter proseguire il campionato nel migliore dei modi. Ma così sembra non essere, sembrano esserci interessi personali che vanno al di là del calcio e dello sport e che rischiano seriamente di rovinare quanto di buono fatto finora. In prima persona mi sono impegnato dall’inizio della stagione, insieme a mister Bray, per dare a Galatone una squadra forte e competitiva che puntasse alla vittoria del campionato, ma questa situazione venutasi a creare mi scoraggia non poco: se le cose non dovessero risolversi, a dicembre ho intenzione di lasciare. Spero vivamente che chi ha competenza affinché i lavori vengano estesi anche al terreno di gioco, possa superare interessi personali e pensare al bene della società ma soprattutto dei ragazzi.