(di Emma Schiavano)
Christian Colapietro, classe 1988, è l’attuale portiere dell’Asd Leverano Calcio, militante nel girone C di Prima Categoria pugliese. La sua squadra è reduce da ben due vittorie: in Coppa Puglia contro il Copertino e in campionato domenica scorsa a discapito del malcapitato Latiano.
In esclusiva per i lettori di DilettantiPuglia24 abbiamo raccolto le sue considerazioni sul campionato e sul suo ruolo di portiere:
Sei a Leverano dalla scorsa stagione, attualmente seconda assoluta in classifica con ben ventidue gol fatti (record del girone ad oggi) e solo cinque gol subiti. Un super Leverano insomma…
Non è un super Leverano perché non siamo ancora in testa, però lavoriamo giorno dopo giorno per migliorare e per fare ciò che il mister ci chiede. Dobbiamo lavorare a testa bassa pur sapendo di avere una buona squadra quindi, sicuramente, possiamo divertirci e fare bene.
Come mai ha scelto di rimanere in Prima Categoria vista anche la tua carriera calcistica?
Ho scelto di rimanere in Prima Categoria più che altro per il progetto societario che io ho sposato in pieno. Conoscevo già l’ambiente, in quanto tre anni fa ho disputato il campionato di Eccellenza. È una società molto seria e preparata che non ci fa mancare nulla.
Si immagina siate un team coeso e unito visti anche i risultati fino ad ora conseguiti. Com’è l’ambiente bianconero? E gli obiettivi per questa stagione?
Siamo un gruppo molto unito, è vero, e infatti la domenica in campo si vedono i risultati. L’ambiente bianconero è molto bello, tranquillo, durante la settimana ci si allena tanto e bene con tanta determinazione e voglia di fare risultato. L’obiettivo stagionale è quello di costruire un campionato importante cercando di scendere in campo mettendo in atto quello che il mister ci chiede. Ci tengo a sottolineare una cosa: molti altri addetti ai lavori sono stati bravi a metter pressione al Leverano Calcio proiettandoci come super favorita e scaricando la pressione dalla loro squadra alla nostra.
All’inizio abbiamo accennato alla vittoria di domenica scorsa contro il Latiano, ben sei reti. In quell’occasione è stato anche autore di un rigore parato. Dal video, che gira sui vari social, si può notare la tranquillità con la quale pari e blocchi quella palla. Ma in realtà quanta tensione c’è prima del fischio dell’arbitro?
La tensione prima di un calcio di rigore non si può descrivere, è altissima. Devi essere bravo a gestirla ma non è facile. Domenica scorsa è andata bene, quindi lo possiamo raccontare.
Sei un portiere, tra l’altro, molto seguito anche sui social: “spider-cola”, “un grande portiere”, “sprecato per la categoria”, sono solo alcuni dei commenti che si leggono sotto ai tuoi video-partita. Cosa si prova sapendo di essere amato e apprezzato da tantissima gente?
Sì, ci sono tanti commenti molto affettuosi. Fa solo piacere ricevere e leggere ciò anche perché se molti amici che giocano a calcio e non, commentano in questo modo significa che ho lasciato loro qualcosa a livello umano e non solo a livello calcistico e fondamentalmente a me interessa questo.
Per finire, un messaggio che vorrebbe mandare ai vari bambini e ragazzi che si avvicinano al ruolo che lei riveste: il portiere.
Alleno presso una scuola calcio e per me è la cosa più bella del mondo, che mi riempie il cuore di gioia. Mentre sono con i piccoli mi rivedo in molti atteggiamenti e comportamenti: ad esempio quando si arrabbiano, perché magari subiscono un gol, mi vien da sorridere perché anche io reagivo così alla loro età. Il portiere è un ruolo di grande responsabilità e vorrei che i bambini e i ragazzi si rendessero conto di ciò. Lavoro, dedizione, sacrificio, coraggio e tanta passione sono il giusto mix per quello che è il ruolo più bello del mondo.