(con la collaborazione di Vincenzo Nannavecchia)
L’intervista della redazione di DilettantiPuglia24 al centrocampista sanvitese classe 1979 Antonio Colella, che anche quest’anno è stato protagonista nel campionato di Prima Categoria pugliese girone B con la maglia del San Vito, riuscendo con il suo spirito di abnegazione a dare come sempre un contributo propositivo.
Anche in questa stagione agonistica ha vestito la maglia biancoverde. Il campionato ormai volge al termine, quale sarà il suo futuro per la prossima stagione agonistica?
Non so ancora quale sarà il mio futuro calcistico, vivo alla giornata vista la mia età. In ogni caso la voglia c’è sicuramente, così come la condizione fisica.
Il San Vito purtroppo ha dovuto dire addio al sogno di partecipare agli spareggi playoff, dopo una stagione forse con qualche passaggio a vuoto di troppo. Quale pensa possa essere la causa di tutto ciò?
Ci sono vari fattori a mio avviso, tra i quali il non aver potuto lavorare fin dall’inizio su un campo di allenamento regolamentare e una rosa che si è allestita strada facendo e che non è riuscita a diventare gruppo. Aspetti determinanti questi per raggiungere gli obiettivi che si aspettava la società come quello di partecipare agli spareggi playoff e altro aspetto fondamentale una condizione fisica della squadra non uguale per tutti.
Secondo il suo parere quale è stata la squadra che più ha impressionato e quella che forse ha più deluso?
Non c’è una squadra in particolare ne in un senso e nell’altro: la differenza l’ha fatta l’essere squadra e il saper soffrire tutti insieme nel momento del bisogno.
Da veterano come calciatore, quale messaggio vuole lanciare ai tanti ragazzi che si avvicinano al mondo del calcio giocato?
Ai ragazzi dico che se vogliono giocare a calcio devono imparare a fare sacrifici, anche se è un gioco va preso sul serio. Solo così possono crescere sia dentro che fuori dal campo, perché il calcio come lo sport in generale è vita quotidiana.
Un messaggio invece per la piazza biancoverde, dal tifo organizzato dalla Brigata Normanna ai simpatizzanti in genere?
Al nostro tifo va sicuramente un ringraziamento enorme, perché ci hanno sostenuto sempre ed è stato bello sentire la loro presenza. Peccato non averli accontentati fino alla fine.