Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma della società Real Sannicandro circa la decisione del Giudice sportivo di respingere il ricorso presentato in occasione della gara con l’Atletico Pezze dello scorso 12 dicembre:
Il consiglio direttivo presieduto dal presidente Vito Bruno si è riunito venerdì 21 per deliberare sulla decisione del Giudice sportivo del giorno prima in merito al ricorso presentato e respinto per la partita col Pezze di Greco (accensione fari non omologati).Premesso che non si riesce a capire come il Giudice sportivo abbia deliberato in tal senso, in quanto ci sono sentenze sia di primo che di secondo grado che dicono il contrario.Non vogliamo entrare nel merito del come e del perché si sia arrivati a tale sentenza, chiaramente e totalmente errata. Anche non volendo coinvolgere le Noif è pacifico un controsenso dire che l’illuminazione naturale non necessitava di luce artificiale, anche un non addetto ai lavori farebbe la domanda: e allora che sono state accese a fare?Vogliamo ricordare invece, andando a fondo delle Noif, interpretando i motivi della normativa, che è palese che non si possono accendere luci non omologate: omologate vuol dire che sono state controllate le direzioni delle luci (potrebbero abbagliare in viso un attaccante o un difensore), è stata controllata la potenza dei fari, che gli stessi siano tutti allineati, e questo lo si fa con strumentazione e da ingegneri preposti a tale omologazione con misurazioni complesse. Accendere arbitrariamente i fari implica che chi lo fa, se ne assume la responsabilità verso la federazione.Se i fari di un campo fossero a norma, perché una società non chiederebbe la relativa omologazione? Sarebbe un grande vantaggio a livello logistico, organizzativo ed economico.I nostri avvocati sportivi interpellati hanno garantito che facendo ricorso in secondo grado la commissione avrebbe ribaltato la decisione del Giudice sportivo, anche perché di precedenti (ribadiamo) ce ne sono molti.Alla luce di ciò, però, il consiglio ha stabilito di non procedere con il ricorso.I motivi derivano da valutazioni di ordine sociale e sportivo. In questo momento difficile per lo sport e per tutte le categorie, non sembra il caso di inasprire rapporti ed incattivire il campionato con fatti extra campo, campionato che già sarà difficile portare avanti per tutte le squadre, tra défaillance, tamponi e situazione economica nazionale. In questo momento c’è bisogno di solidarietà e noi, uomini di sport da decenni, dobbiamo dare il buon esempio.Speriamo che questo nostro gesto sia di buon esempio affinché il campionato possa arrivare al termine con la serenità, visto che già in settimana il Covid non ci fa vivere tranquilli, e si arriva alla partita sempre con punti interrogativi; che almeno la partita si possa svolgere con tranquillità, fermo restando il sano fervore agonistico e comunque il rispetto di tutte le regole.Buona ripresa di campionato a tutti.