
Un momento della conferenza stampa © Grottaglie Calcio
(di Vito Di Noi)
Durante la serata di giovedì scorso, 13 luglio, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo organigramma societario dell’Ars Et Labor Grottaglie: oltre ai giornalisti, presente un nutrito gruppo della tifoseria, la quale si è mostrata propensa nel lasciar lavorare il nuovo corso biancazzurro, nonostante la loro presenza sui gradoni del “D’Amuri” dipenderà dalla fiducia che la nuova dirigenza riuscirà a guadagnarsi mediante un campionato vincente, ma non solo, anche attraverso operazioni sociali, in grado di sensibilizzare la gente a riavvicinarsi alla causa biancazzurra.
“Salvare il titolo dell’Ars Et Labor Grottaglie non è stata una passeggiata – commenta il presidente Carmelo La Volpe –. Per me sarebbe risultato molto più semplice trapiantare un altro titolo in città, ma sapendo quanto il tifoso grottagliese sia legato al marchio “Ars Et Labor”, ho effettuato la scelta più complessa, ma allo stesso tempo affascinante. Vi chiedo di starci vicino, ci toglieremo belle soddisfazioni. Capisco lo scetticismo su Leonzio D’Amicis, giuridicamente ancora patron del Grottaglie – continua – ma non sono uno sprovveduto: sto pagando tutto io, bollette, magazzinieri, giardiniere. Sto effettuando un piano d’investimenti sullo stadio, per dotare l’impianto di fari per poter disputare gare in notturna. Martedì prossimo effettueremo l’iscrizione in Prima Categoria. D’Amicis, per ragioni burocratiche, rimarrà in carica, ma non avrà potere decisionale, tanto meno di firma: si è redatto un documento con il quale, dal prossimo anno, la sua figura decadrà da ogni ruolo istituzionale”.
Prende poi la parola il neodirettore generale Franco Fedele: “Per noi è l’anno zero, nel quale dovremo assolutamente vincere. Per me è un onore ricoprire tale carica, se il presidente La Volpe mi ha scelto, ha compreso che, pur provenendo da una retrocessione, al pari di altre figure dirigenziali, non ci sentiamo retrocessi. Dobbiamo vincere il campionato, se ciò non dovesse accadere, con il calcio chiuderei: avremmo fallito tutti. Mi sono fortemente opposto all’idea di trapiantare un altro titolo a Grottaglie: se tale scelta risulterà infelice, sarò il primo a dimettermi. Ci doteremo di un regolamento interno, di carattere etico: la buona condotta è fondamentale, non si ripeteranno più azioni simili a quelle avvenute durante gli scorsi campionati”.
Chiude infine il direttore sportivo Mimmo Ligorio con le prime anticipazioni sulla rosa: “Ripartiremo dai vari Napolitano, Collocolo, Appeso, mentre su Annicchiarico, ci aggiorneremo una volta nominato il nuovo mister. Il suo profilo rientrerà in quello di un vincente, già esperto di queste categorie: al vaglio ci sono già un paio di nomi. Vogliamo creare un’accademia giovanile, ragion per cui mi doterò di diversi profili già miei collaboratori in quel di Francavilla, quale ad esempio Walter Capodieci, nuovo responsabile tecnico del settore giovanile. Per la prima squadra, sono in trattativa con diversi calciatori grottagliesi, i quali si sono mostrati interessati al nostro progetto: stiamo valutando, inoltre, altri profili esperti, in grado di trascinare la squadra al successo. Ogni scelta di mercato, tuttavia, sarà subordinata alla nomina del nuovo tecnico: la settimana prossima arriverà l’annuncio ufficiale”.