Il Giudice sportivo nella seduta del 22 marzo si è così espresso sulla 21ª giornata dei gironi A e C e sulla 23ª giornata del girone B del campionato di Prima Categoria pugliese 2021/22:
SOCIETÀ
Copertino e Cursi: ammenda di 100 euro perché “durante il secondo tempo i sostenitori di entrambe le squadre entravano in contatto provocando una rissa sugli spalti”.
Trinitapoli e Virtus Bisceglie: ammenda di 50 euro perché “assenza FPS (recidiva)”.
Grumese: ammonizione per “assenza acqua calda spogliatoio arbitro”.
CALCIATORI ESPULSI
Ronzino (Trinitapoli): squalifica per sette gare perché “a seguito del provvedimento disciplinare di espulsione, minacciava di colpire il direttore di gara con un pugno andandogli incontro con fare minaccioso e con il pugno chiuso. Nonostante lo stesso veniva allontanato dai suoi compagni di squadra, reiterava un atteggiamento minaccioso proferendo frasi ingiuriose, irriguardose e offensive; il tutto togliendosi la maglia in segno di protesta. Durante lo svolgimento della gara, l’arbitro notava dal terreno di giuoco, poiché gli spogliatoi erano visibili dalla sua posizione, che lo stesso cercava di accedere al suo spogliatoio, trovandolo chiuso; in tale circostanza il direttore di gara, informava l’allenatore del Trinitapoli dell’accaduto, ed alla prima interruzione di giuoco invitava il calciatore a rientrare nel proprio spogliatoio altrimenti la gara non sarebbe potuta riprendere. A fine gara, lo stesso tentava nuovamente di avvicinarsi con fare minaccioso al direttore di gara che riusciva a raggiungere la zona del proprio spogliatoio solo grazie all’intervento di alcuni calciatori che a fatica riuscivano a fermarlo; mentre il direttore di gara era intento a chiudere la porta dello spogliatoio, il calciatore gli impediva tale gesto interponendo il proprio piede sull’uscio della porta. Alla richiesta di togliere il piede per poter chiudere la porta, lo stesso opponeva resistenza e reiterava le minacce di picchiare l’arbitro. Solo grazie all’intervento di alcuni calciatori avversari il direttore di gara riusciva a chiudere la porta. Poiché l’arbitro valutava che non vi erano più le adeguate misure di sicurezza, raccoglieva le sue cose e senza fare la doccia abbandonava il campo di giuoco, avvisando le squadre che non avrebbe compilato e consegnato il rapportino di fine gara a causa delle minacce e poiché non si sentiva più al sicuro. Sanzione aggravata dal ruolo di capitano”.
Ranieri (Atletico Peschici): squalifica per tre gare perché “a seguito di decisione da parte del direttore di gara, usava un linguaggio ingiurioso e, al termine della gara, rientrava sul terreno di giuoco cercando di raggiungere minacciosamente l’arbitro. Veniva prontamente fermato da un suo compagno di squadra e da un addetto alla polizia locale, che riuscivano ad allontanarlo”.
Laera (Noci): squalifica per tre gare perché “durante una mass confrontation, spintona e arriva faccia a faccia con un giocatore avversario. A fine gara, aggrediva verbalmente l’arbitro con frasi offensive ed ingiuriose nei pressi dello spogliatoio dello stesso. Veniva bloccato dai propri compagni di squadra”.
De Mitri (Copertino), Bolognese (Cursi), Papeo (Ideale Bari): squalifica per due gare.
Galasso e Perrone (CA Brindisi), Zaccaria (Lizzano), Carelli (Noja), Scirpoli (Real San Giovanni), Rizzi (Real Sannicandro): squalifica per una gara.
CALCIATORI NON ESPULSI
Zaccardi (Copertino): squalifica per due gare.
A fine gara.
Scirocco (Audace Cagnano), Mele (Cursi), Camassa (Atletico Martina), Frattarolo (Audace Cagnano), Polignano (Castellana), Amorese (Città di Trani), Blasi (Copertino), Costantini (Cursi), Laera (Noci), Larossa (Nuova Daunia), Falcone e Notarangelo (Real San Giovanni), Ferraro (Ruffano), Gattulli e Lampedecchia (Ruvese), Tommasi (Virtus Bisceglie), Palermo (Virtus Palese): squalifica per una gara per recidività in ammonizione.