Siamo ancora nella prima fase del campionato ma alla vigilia di Lecce-Verona la tensione nel mondo giallorosso era già piuttosto alta. D’altronde perdere quattro partite consecutive in Serie A subendo undici gol senza segnarne nemmeno uno metterebbe alla prova la serenità anche dei tifosi più ottimisti.
Proprio per questo fa piacere notare come dirigenza e allenatore si siano invece dimostrati preparati ad affrontare un momento difficile come questo, rimanendo comunque lucidi.
Il campo in questo senso ha restituito esattamente il risultato diretto di quanto detto prima: il Lecce è sembrato in ansia dal primo minuto ma ha vinto proprio quando doveva vincere.
La squadra ha sentito la pressione ma ha fatto la partita che ci si augurava, si è spinta spesso in attacco, ha controllato il gioco e ha ritrovato (finalmente) il gol.
A livello emotivo il palo colpito da Gaspar e i due gol annullati a Dorgu hanno aumentato una tensione già alta, che è diventata poi palpabile nel finale di partita quando dominava la paura di sciupare la vittoria nonostante si giocasse in 11 contro 9 (per via delle espulsioni di Tchatchoua e Belahyane).
Il risultato finale rimanda molto a quello post Salerno della passata stagione, quando Gotti esordiente sulla panchina del Lecce vinse 0-1 contro i granata.
La speranza è che anche questa vittoria possa aprire un ciclo simile.